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Nenciarini, una vita tra i giocattoli: "Amico Giò" cambia gestione

Dopo 40 anni, il negozio di giocattoli "Amico Giò" di Prato cambierà gestione. Il fondatore, Alessandro Nenciarini, preferisce andare in pensione. Il negozio è stato un punto di riferimento per diverse generazioni, ma il nome Amico Giò non esisterà più.

Dopo esattamente quaranta anni, lo storico negozio di giocattoli "Amico Giò" cambierà gestione. Accadrà a inizio febbraio, quando il fondatore, Alessandro Nenciarini, passerà l’attività di mano, dopo averle dedicato larga parte della sua vita. Il motivo è presto detto: a 74 anni, il vecchio titolare preferisce andare in pensione, dopo aver gestito il negozio di via di Garduna, a Iolo, assieme anche alla famiglia.

Una lunga storia quella di Nenciarini Amico Giò, che viene ripercorsa con emozione dal commerciante. "L’attività è stata aperta per la prima volta in piazza della Chiesa a Vergaio, alla fine del 1984 (nella foto il negozio negli anni passati). Avevo preso in gestione il vecchio negozio appartenuto a mia madre, di soli 50 metri quadri. In questa prima fase vendevamo un po’ di tutto. Poi nel 1990 ho inaugurato il Nenciarini Amico Giò in via di Reggiana, specializzandomi nei giocattoli, nei prodotti da cartoleria e in quelli a stock. Siamo sempre stati famosi proprio per lo stock, che sostanzialmente abbiamo portato a Prato". Ma da cosa nasce il nome del negozio? "Siglammo un accordo con il Gruppo Preziosi per entrare a far parte della catena Amico Giò. Lo ricordo con grande piacere, anche perché siamo stati fra i primi a stringere questa partenership". Nel 2003 è arrivata un’altra importante svolta per Nenciarini. "L’attività si è allargata con l’apertura del megastore a Iolo. Abbiamo deciso di dedicare oltre 1000 metri quadri alla vendita di giocattoli e successivamente dei prodotti per il Natale, dei prodotti per la casa, per la pulizia e ultimamente anche dei prodotti alimentari. Insomma, non ci siamo mai fermati, rappresentando un punto di riferimento per diverse generazioni". Nenciarini racconta infatti che "l’emozione più forte è stata vedere quelli che una volta erano bambini, tornare in negozio da adulti con i loro figli". Per quanto concerne la nuova gestione, i prodotti sugli scaffali saranno più o meno gli stessi, mentre cambierà il nome dell’attività: Amico Giò non esisterà più.

Francesco Bocchini