Prato, 22 maggio 2015 - Si è tenuto giovedì l’audit previsto dal regolamento con l’apertura dell’indagine interna dell’Asl a seguito della morte della neonata, avvenuta il 10 maggio scorso al «Santo Stefano».
I nove operatori sanitari in servizio raggiunti da avviso di garanzia della Procura di Prato, che ha aperto un’inchiesta dopo la denuncia dei genitori della piccola morta dopo tre ore e mezzo dal parto, sono stati ascoltati dalla apposita commissione riunita per l’audit. Hanno partecipato la responsabile di Area vasta del rischio clinico regionale ed uno specialista ginecologo di un’altra struttura regionale, in qualità di esperto esterno. Per la parte aziendale erano presenti il responsabile della gestione del rischio clinico dell’Asl 4 e la responsabile dell’osservatorio medico legale per il contenzioso.
È stata l’occasione per ricostruire l’evento, considerato un «evento sentinella» secondo la lista ministeriale e rientra nel caso di decesso sopravvenuto in un neonato di oltre 2500 grammi non correlato a malattie congenite. La commissione di esperti ed osservatori esterni ha proceduto all’esame della documentazione ed alla ricostruzione dei fatti da parte degli operatori, ancora provati per il fatto e seguiti dal servizio psicologico. Adesso non resta che attendere gli esiti dell’autopsia per la definizione conclusiva dell’accaduto. «L’azienda è in contatto costante con la famiglia», si legge in una nota dell’Asl.