REDAZIONE PRATO

Neurodivergenza da conoscere: "Modi di essere", c’è l’incontro

Sabato prossimo un interessante pomeriggio di confronto con l’associazione e con gli esperti "Vogliamo abbattere pregiudizi e false credenze che spesso accompagnano queste condizioni".

Un mondo ancora per molti versi sconosciuto quello delle neurodivergenze, su cui si farà luce sabato 30 novembre con un incontro dal titolo "Uniti per la Neurodivergenza: conoscerla e comprenderla", che si terrà negli spazi dell’Opera Santa Rita, che collabora all’iniziativa, in via Diaz 13/15. Ad organizzare l’incontro, un’associazione che si è affacciata fra gli enti del terzo settore pratesi solo nel 2024, per colmare una lacuna che alcuni familiari avevano notato - soprattutto per quel che riguarda le "sfumature" meno note, come ad esempio l’autismo lieve o l’iperattività - e quindi, unendosi e appoggiandosi ad esperti entrati a loro volta nell’associazione, hanno creato "Modi di essere". "La neurodivergenza – spiega Elena Crispino, presidente dell’associazione che, nonostante sia nata da poco ha già messo in moto diverse attività, dai campi estivi "inclusivi" agli incontri di parent training ed ha in programma formazione al personale sanitario e a quello scolastico – è una realtà complessa e sfaccettata che racchiude diverse modalità di funzionamento neurologico, tra cui l’autismo, i disturbi dell’apprendimento (Dsa), il deficit dell’attenzione e iperattività (Adhd), la plusdotazione o alto potenziale cognitivo (Apc) e altre condizioni"; sigle che nella maggior parte dei casi i genitori si sentono cadere addosso, come massi, in età scolare e, come davanti qualsiasi cosa che non si conosce, ne escono spaventati e impreparati. O, in altri casi, quando la neurodivergenza non è così evidente, si trovano da soli ad affrontare i problemi di figli che non riescono a socializzare o con problemi a scuola, senza darsene una spiegazione, per poi iniziare ad intraprendere percorsi verso diagnosi che possono arrivare anche tardi. "L’associazione "Modi di essere" – continua Crispino – con questo evento, attraverso interventi di esperti, testimonianze e momenti di confronto, si propone di fornire una panoramica approfondita su cosa significa essere neurodivergenti, abbattendo pregiudizi e false credenze, che spesso accompagnano queste condizioni. Oltre a questo, l’iniziativa del 30 ma anche tutto quello che facciamo, è organizzata al fine di diffondere la conoscenza sulla neurodivergenza e promuovere una maggiore comprensione e inclusione di questi individui nella società, aiutando genitori, educatori e professionisti a riconoscerle e supportarle nel loro percorso di vita". Sabato 30, sarà quindi l’occasione per informarsi e prendere contatti con famiglie che affrontano gli stessi percorsi. Dopo un momento di accoglienza alle 16, alle 16.30 la presentazione dell’associazione, si entrerà nel vivo della discussione con l’intervento "Neurodivergenze e Multieccezionalità. Un nuovo sguardo sulla complessità", a cura della dottoressa Cianella. A seguire, la dottoressa Roberta di Pasquale parlerà di "Neurodivergenze ed età adulta", per dare poi spazio alle domande del pubblico.