REDAZIONE PRATO

Nidi privati e comunali allo stesso prezzo Ogni famiglia risparmierà quasi mille euro

Rinnovata la convezione con il Comune: tra le novità il taglio della quota di ingresso e i bonus rette. Santi: "Dalla parte dei genitori"

Da settembre non ci saranno più disparità di trattamento: ogni famiglia avrà l’opportunità di scegliere l’asilo nido che preferisce senza dover per forza fare i conti con il portafoglio. Il Comune rinnova la convezione con i nidi privati accreditati e introduce importanti novità a beneficio dei genitori, che potranno così risparmiare oltre 800 euro all’anno. Da settembre tutte le strutture - che siano di proprietà del Comune o private - avranno lo stesso prezzo così da non creare disuguaglianze. Una manovra che costa alle casse comunali 3,3 milioni di euro: "Si tratta di una nuova convenzione alla quale abbiamo lavorato con molto impegno", spiega l’assessore all’istruzione Ilaria Santi. "E che permette alle famiglie di scegliere la struttura a cui affidare il proprio bambino senza per questo avere un costo aggiuntivo del servizio".

Le principali novità riguarderanno la quota d’iscrizione all’asilo nido, che sarà uguale per tutti. Fino a oggi per le strutture comunali era di 30 euro e per quelle private fino a 150, mentre da settembre l’amministrazione compenserà la parte eccedente la quota di iscrizione: se la tariffa richiesta dal nido accreditato sarà di 150 euro, la famiglia potra far richiesta di rimborso dei 120 euro eccedenti senza limiti di reddito. La seconda misura riguarda le quote di frequenza mensile. Queste ultime potranno essere fissate liberamente da parte dei gestori degli asili nido privati, con la possibilità per la famiglia del bambino di fare richiesta per ottenere il rimborso della differenza tra la tariffa massima del nido comunale e il 20% in più di quella praticata dal nido privato. Esempio: la tariffa comunale massima per il tempo lungo è di 569 euro. Se la tariffa del nido privato è pari a 683 euro (+20% rispetto a quella comunale), la famiglia può fare richiesta di rimborso dei 114 euro eccedenti. Non ci sono limiti di reddito: sia il rimborso della quota di iscrizione che la misura relativa alla quota di frequenza mensile possono essere richieste da tutti i nuclei familiari, anche da quelli con un Isee superiore a 37.000 euro. "Con questa convenzione - spiega Enzo Lucchesi responsabile nidi per Confartigianato imprese - abbiamo trovato l’equilibrio fra i bisogni delle famiglie e quelli degli imprenditori che vogliono avere i bilanci in attivo ed essere competitivi con le strutture pubbliche".

La sperimentazione che partirà da settembre coinvolgerà 10 nidi comunali e 33 asili nido privati per un totale di 1.163 posti a disposizione. "Un accordo importante", aggiunge Gabriella Melighetti, presidente provinciale Fism (Federazione italiana scuole materne. "Dopo quindici anni avremo tariffe uguali fra pubblico e privato dando la possibilità alle famiglie di scegliere in libertà la struttura che preferiscono. Al termine dell’anno di prova vedremo se ci saranno altri aggiustamenti da fare".

Resta invariata l‘erogazione del credito d’accesso, già previsto per tutti gli utenti del servizio sia comunale sia privato e proporzionato sulla base del reddito Isee fino ad un massimo di 37.000 euro. Ossia le famiglie con Isee inferiore a 37.000 euro beneficeranno di un ulteriore sconto calcolato sui singoli redditi. Infine i contributi erogati dal Comune non sono cumulabili con il ’bonus asilo nido’, concesso dall’Inps. Il credito d’accesso sarà calcolato sulla differenza tra il bonus e la tariffa comunale.

Silvia Bini