SARA BESSI
Cronaca

Nuovo attacco no vax contro la 'casa degli infermieri': "Vergogna"

Insulti sulla sede dell’Ordine. Il presidente Panci: "Forse presi di mira per le sospensioni dei non vaccinati che facciamo per legge"

Prato, 12 luglio 2022 - Ancora un attacco no vax. Le solite scritte deliranti fatte con vernice spray rossa. Stavolta a finire nel mirino è stata la sede dell’Ordine degli Infermieri di Prato, che si trova a poche centinaia di metri di distanza dall’ospedale Santo Stefano, in via Augusto Alfani 1. "Questa mattina (ieri, ndr) alla riapertura degli uffici abbiamo trovato la brutta sorpresa – racconta Gabriele Panci, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Prato – . Purtroppo probabilmente nella notte fra venerdì e sabato, le porte e la facciata di una casa attigua alla sede sono state imbrattate con scritte no vax. Stiamo provvedendo a presentare denuncia alla polizia di Stato". Sono trascorse appena due settimane da quando sono state imbrattate alla stessa maniera e con gli stessi simboli – la W in un cerchio – la parete esterna del Santo Stefano, adiacente all’ala nord usata come centro vaccinale per i fragili, e la tensostruttura all’hub Pegaso 2. E non è nemmeno la prima volta che ordini professionali vengono danneggiati con scritte e simboli chiaramente collegabili alla protesta no vax.

"E’ un fatto gravissimo quello che è successo ai danni della nostra sede – stigmatizza il presidente Gabriele Panci – Purtroppo il fronte no vax è presente anche nella nostra città e si sta muovendo come gli attacchi a noi e all’ospedale dimostrano. Da parte nostra dobbiamo dire che tutti gli adempimenti necessari al controllo e alla sospensione dei non vaccinati sono fatti nel massimo rispetto della norma e delle procedure previste". Un’attività, quest’ultima, che comunque risulta "particolarmente onerosa e aumenta il carico di lavoro della nostra macchina amministrativa" ma che viene eseguita "perché la legge sia rispettata e applicata correttamente come lo Stato si aspetta da noi". L’amarezza più profonda deriva dal fatto che "la sede dell’ordine è la ‘casa degli infermieri’. Danneggiarla vuol dire arrecare danno a tutta la comunità infermieristica pratese", sostiene il presidente Panci.

Le professioni sanitarie sono ancora soggette all’obbligo vaccinale fino al 31 dicembre. Il controllo dell’adempimento dell’obbligo e gli eventuali provvedimenti di sospensione sono a carico, per legge dello Stato, degli ordini professionali. "Al momento gli infermieri iscritti all’ordine di Prato sospesi per inosservanza dell’obbligo vaccinale sono 28 – dicono dall’Ordine – Gli ordini sono presi di mira dagli esponenti no vax che con vari metodi, legali e non, stanno tentando di bloccare l’attività, vedendo in questi uno strumento repressivo da combattere e osteggiare".

Quanto alle altre scritte no vax, quelle apparse al Santo Stefano e nella tenda esterna all’hub vaccinale Pegaso 2, non sono state ancora rimosse, nonostante il via libera dato dalla polizia. L’ufficio tecnico dell’Asl Centro attende disposizioni perché la rimozione avvenga senza sciupare i pannelli del presidio ospedaliero usando solventi adatti. Le scritte nel tendone all’ex Creaf sono balzate agli occhi di alcuni lettori che ieri si sono recati all’hub per la terza dose. "Pensavamo che fossero state rimosse. Speriamo che si provveda quanto prima. Non è un bel biglietto da visita...". Alcuni lettori segnalano poi che l’accesso all’hub, che chiuderà alla fine di luglio col trasferimento al dipartimento di via Lavarone, è stato spostato da via Galcianese a via Dossetti per alcuni lavori nel cortile interno causando alcuni disagi. "Sarebbe utile se sul portale regionale venisse indacato che l’ingresso è stato spostato", suggeriscono gli utenti. Anche ieri il numero di chi ha scelto di vaccinarsi non superava la ventina di persone. Unico vantaggio: sul portale il posto si trova da un giorno all’altro.