SILVIA BINI
Cronaca

"Noi volontari per un mese in San Pietro"

Il loro ricordo più vivido è quello dell’ultima udienza del 5 febbraio. Papa Francesco, visibilmente provato dalla malattia, non riusciva...

Il loro ricordo più vivido è quello dell’ultima udienza del 5 febbraio. Papa Francesco, visibilmente provato dalla malattia, non riusciva...

Il loro ricordo più vivido è quello dell’ultima udienza del 5 febbraio. Papa Francesco, visibilmente provato dalla malattia, non riusciva...

Il loro ricordo più vivido è quello dell’ultima udienza del 5 febbraio. Papa Francesco, visibilmente provato dalla malattia, non riusciva a parlare. Il discorso fu letto da un collaboratore, ma la sua presenza, il suo sguardo, la sua fatica hanno lasciato un segno profondo.

"Un ricordo che porteremo sempre nel cuore", dicono Carla e Giuseppe Giugni, che dal 25 gennaio al 1 marzo, hanno prestato servizio a Roma come volontari del Giubileo, un mese intenso vissuto nel cuore della capitale. Lo hanno fatto con discrezione e spirito di servizio, muovendosi tra la folla di fedeli provenienti da tutto il mondo. "Un’esperienza unica e molto toccante - raccontano - anche nel 2000 lo avevamo fatto e questa volta siamo tornati volentieri".

Insieme a loro, centinaia di volontari, donne e uomini di ogni età, hanno donato il proprio tempo per accogliere, orientare, ascoltare, aiutare. Un esercito silenzioso animato dalla fede e dalla solidarietà, che si manifesta nei piccoli gesti quotidiani. Il loro compito non era sotto i riflettori, ma fondamentale: aiutare i pellegrini, dare informazioni, offrire una parola gentile o semplicemente un sorriso.

"Gli organizzatori ci hanno chiesto di tornare perché hanno molto bisogno - spiegano Carla e Giuseppe -. Se venissimo chiamati per i funerali, saremmo pronti a partire subito". Non è solo un impegno, il loro, ma una scelta. Una testimonianza silenziosa, fatta di presenza e disponibilità, in un momento in cui la Chiesa si raccoglie nel lutto per la morte del Papa, ma guarda anche avanti con speranza. Come hanno fatto Carla e Giuseppe, mettendosi a servizio degli altri nel cuore del Giubileo.