Prato, 16 luglio 2023 - Ci risiamo. Notifiche fantasma e multe quadruplicate. A quanto pare accade più spesso di quanto si pensi, come nel caso del lettore che ci ha segnalato la sua assurda vicenda che gli è costata 630 euro, l’equivalente di una parte delle vacanze estive alle quali dovrà rinunciare per saldare un debito con il Comune che non sapeva di avere a causa di una notifica mai ricevuta.
Tutto inizia il 25 giugno del 2018 quando l’uomo - che preferisce non apparire con il proprio nome - ha un incidente stradale al seguito del quale, scoprirà solo molto dopo, viene multato di 178 euro (che sarebbero stati meno se la multa fosse stata pagata entro 5 giorni).
"Solo in questi giorni ho scoperto che il 2 luglio 2018, in seguito agli accertamenti sulla dinamica di un incidente in cui sono stato coinvolto, la polizia municipale aveva emesso a mio carico una multa di 178 euro che io non ho mai ricevuto perché, ho scoperto sempre in questi giorni, il 10 agosto 2018, in pieno periodo di ferie, il postino non trovandomi in casa aveva lasciato fuori dalla mia cassetta postale un avviso di raccomandata che al ritorno dalle vacanze non ho mai visto".
Sempre a seguito dell’incidente del 2018, all’uomo viene sospesa per due mesi la patente, ma anche in quell’occasione al comando dei vigili di via Mazzini non viene comunicato che c’è anche un multa da saldare né questo accade quando, due mesi dopo, l’uomo torna in possesso della patente. Passano le settimane, i mesi, gli anni e la multa lievita. "All’epoca mi sono recato al comando della polizia municipale per consegnare la patente, ma nessuno mi avvisò che c’era anche una multa da pagare e che l’atto di notifica tentato tramite raccomandata il 10 agosto 2018 aveva avuto esito negativo ed era tornato indietro. Dopo due mesi, quando sono tornato in via Mazzini a riprendere la patente, ancora nessuno mi ha avvisato. E così per 4 anni e 10 mesi ho pensato che fosse finita lì. Invece mi sbagliavo". Tutto in silenzio fino allo scorso giugno, quando attaccato al portone d’ingresso del palazzo l’uomo trova un avviso di raccomandata.
"Ritiro la raccomandata e dentro c’è una cartella con un’ingiunzione di pagamento della Sori per un ammontare complessivo di 630,52 euro di cui: 341 come importo dovuto; 260,80 euro di maggiorazioni; 18 euro di oneri di riscossione e 10,67 di spese di notifica ed esecutive. Chiedo chiarimenti a Sori e scopro che l’unica agevolazione possibile è la rateizzazione in 12 rate più altri interessi. Inoltre il Comune non ha aderito alla rottamazione delle cartelle prevista dalla legge di bilancio che avrebbe alleggerito il dedito".
L’uomo non si dà pace e si reca alla Posta per chiedere chiarimenti sulle modalità di consegna delle raccomandate che lui non ha mai ricevuto: "Poste è in regola perché il regolamento interno consente al portalettere, qualora nessuno degli inquilini si trovi in casa, di lasciare l’avviso attaccato con un pezzettino di scotch adesivo sul portone d’ingresso. Inoltre per il codice civile se la raccomandata non viene ritirata, trascorsi i termini di giacenza, viene restituita al mittente con la dicitura ’compiuta giacenza’ e la comunicazione si considera comunque giunta a destinazione, ricevuta e conosciuta da parte del destinatario. Nel caso di una multa oltretutto non è previsto nemmeno un secondo avviso. Assurdo. Per dimostrare di non avere colpa per la mancata notifica della multa serve un avvocato perché al Giudice di pace si può solo contestare la sanzione ma non l’ingiunzione di pagamento di Sori. Non contesto la multa a seguito di incidente, ma trovo perverso il sistema di notifica e ingiusto che Sori si accorga di una multa non pagata dopo 4 anni e 10 mesi. Forse perché allo scadere dei 5 anni la cartella non sarebbe stata più esigibile?".