Sei pazienti in lista d’attesa di organi dal fine settimana del 20 a e 21 aprile hanno una speranza concreta di vita. Una possibilità che è stata resa possibile grazie a due eccezionali donazioni di organi e tessuti, che sono stati eseguiti sia all’ospedale Santo Stefano sia a quello fiorentino di San Giovanni di Dio ed infine anche all’Hospice delle Oblate. Al Santo Stefano, a uno stesso donatore di 55 anni, il team specialistico ha proceduto con il prelievo di più organi: il cuore è stato trapiantato a Siena, i due reni, anche parte del fegato (il fegato può essere “diviso”) che è stato accettato da un Centro trapianti extra regionale per una urgenza pediatrica e l’altra parte a Pisa. Sono stati donati anche i polmoni, la cute e le cornee. Una donazione eccezionale multiorgano che non sarebbe stata possibile se non ci fosse stata alla base la grande sensibilità e generosità della famiglia del donatore. Lo stesso si può dire anche per i familiari dei donati fiorentini. Infatti, altri due prelievi di cornee sono avvenuti a Firenze nella giornata di domenica 21 aprile, il primo all’ospedale San Giovanni di Dio, l’altro all’Hospice delle Oblate.
Daniele Cultrera, Coordinatore dell’Area Vasta Centro (Asl Toscana Centro, Careggi e Meyer) esprime compiacimento per la generosità di donatori e famiglie. "Questo eccezionale evento che avviene a pochi giorni di distanza dalla Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che è stata celebrata domenica 14 aprile, ha ridato una concreta speranza di vita ad almeno sei pazienti in lista d’attesa".
Da parte di Eufrasio Girardi, attuale responsabile della Struttura aziendale donazione e trapianti dell’Asl Toscana centro, un ringraziamento speciale va "al personale medico e al personale infermieristico delle sale operatorie e del Coordinamento trapianti aziendale, alla professionalità e alla motivazione di tutti operatori sanitari coinvolti in questo straordinario lavoro". Compito del Coordinamento di Area Vasta è quello di garantire gli opportuni raccordi funzionali fra il coordinatore regionale trapianti e i Coordinamenti locali di competenza, promuovendo la collaborazione tra Coordinamenti locali dell’Asl e Coordinamenti locali delle Aziende ospedaliero universitarie di Careggi e del Meyer.