
E all’improvviso un dono. La potenza della bellezza che arriva per posta sotto forma di un inaspettato pacchetto postale. È partita in questi giorni la seconda edizione di "Missive selvatiche", il progetto sovversivo ideato da un collettivo di artisti pratesi che dona arte a destinatari sconosciuti. In un tempo che ancora ci costringe lontani dai luoghi della cultura, "Missive Selvatiche" porta la musica, il teatro, la poesia, la fotografia, la danza direttamente a casa grazie all’opera di un gruppo nutrito ed eterogeno, triplicato rispetto alla prima edizione. Così come ancora più esteso è diventato il raggio di azione del progetto che porta le missive anche fuori da Prato e dissemina contenuti fino a Firenze e Pistoia, con incursioni anche a Roma. Non è cambiata invece la formula. Edizione limitata e numerata, di 500 pacchetti (erano 200 nella prima trance), ognuno originale nel suo contenuto, e distribuzione casuale di un dono contenente 3 oggetti d’arte: una foto, testi di canzone o una poesia, una playlist da ascoltare, un’illustrazione, un pezzo di danza, una musica.
"Missive Selvatiche" è un’ iniziativa di resistenza artistica nato dall’esigenza di condividere il proprio lavoro in un momento di forte disagio nel quale non è permesso avere contatto con lo sguardo e l’ascolto degli spettatori. Sviluppatosi intorno a un’idea di Pamela Maddaleno e Alessia Castellano il progetto esprime un panorama plurale. "Ci siamo chieste se avessimo potuto fare qualcosa in grado di abbattere quel muro che, in quanto artiste, ci stava lentamente isolando – dicono Maddalena e Castellano - Abbiamo deciso così di condividere la nostra idea con colleghi di cui conoscevamo la sensibilità e il lavoro". C’è la cantautrice Valeria Caliando, i fotografi Margherita Nuti, Pamela Maddaleno, Arianna Sanesi e Daniele Molajoli, l’illustratrice Alessia Castellano, il direttore della fotografia David Becheri, la poetessa Arzachena Leporatti, il musicista Mirko Maddaleno, le associazioni Zappa, Teatro Metropopolare e The Loom. In questa seconda edizione la partecipazione vede complessivamente 50 artisti da varie parti d’Italia e un gruppo di francesi e italiani residenti a Parigi. Ci sono gli illustratori Marco Smacchia, Chiara Guidi, Gaia Huska, Mazzolino e Eleonora Spezi, i fotografi Chiara Arturo, Serena Gallorini e poi ancora Kinkaleri, Gli Omini, John Snellinberg, Spazio K, Cecilia Lattari e Marco Mazzoni, Chiara Bettazzi, la poesia di Lucia Mazzoncini e Francesca Loprieno. Un elenco veramente lungo e ricco.
Dai riscontri della prima edizione il progetto centra il segno. "Oggi ho aperto la cassetta della posta, gesto che ormai non si fa più tutti giorni, c’era un pacchettino legato con lo spago, bello, diverso mi ha incuriosito: Missive Selvatiche??? Mi avete emozionato semplicemente grazie", scrive ad esempio Elena sulla pagina Facebook dell’iniziativa, "Se lo scopo era emozionarci ci siete riusciti... Grazie davvero di cuore. Più Missive Selvatiche per tutti", è invece la testimonianza lasciata da Fausto. La seconda edizione di Missive Selvatiche è curata da Pamela Maddaleno, Alessia Castellano e Margherita Nuti. Pronti a controllare la cassetta della posta e a vivere un’inaspettata emozione?
Francesca Tassi