Nuovo contratto, aumento di 172 euro per migliaia di artigiani. Sarà pagato in 3 anni

Firmata l’ipotesi di intesa nazionale per i settori moda e chimica. Da questo mese 28 euro in più, altri 40 da gennaio 2025 e poi a salire C’è anche l’una tantum: in busta 110 euro in due tranche da 55

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Prato, 18 luglio 2024 – Nuovo contratto nazionale in arrivo per gli artigiani. Una buona notizia per migliaia di lavoratori impiegati in oltre tremila aziende del distretto. L’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale artigiano area tessile-moda e chimica-gomma plastica per il quadriennio 2023-2026 è stata siglata nelle ultime ore e a livello nazionale coinvolge circa 142mila lavoratori e 26mila aziende. I numeri del nostro distretto invece sono questi: 705 aziende per il tessile, 2391 dell’abbigliamento e 62 nel comparto della pelle.

L’ipotesi siglata è il risultato di un intenso lavoro di concertazione (l’ultimo contratto era scaduto il 31 dicembre 2022) tra le associazioni datoriali di categoria, Confartigianato, Cna, Claai, Casartigiani e i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. L’accordo arriva in un momento del settore moda dominato da un clima di incertezza, ma ha comunque prevalso il senso di responsabilità anche nei confronti dei dipendenti delle aziende artigiane, non rinviando ulteriormente la sigla dell’ipotesi di accordo.

Gli aumenti salariali, pur andando incontro alle esigenze degli addetti, sono stati suddivisi in modo concorde tra le parti nel corso della validità del contratto e in modo da andare incontro anche alle osservazioni degli imprenditori.

Gli aumenti salariali, in particolare, saranno riconosciuti a partire da questo mese. Sono stati previsti ritocchi per i dipendenti così suddivisi per i singoli settori. Per l’area moda 172 euro al 3° livello divisi in quattro tranche: 28 euro a luglio 2024; 40 euro gennaio 2025; poi altri 49 euro da ottobre 2025 e nell’ottobre 2026 altri 55 euro. Per l’area chimica-gomma plastica l’aumento complessivo sarà di 184 euro al 3° livello, diviso in quattro tranche: luglio 2024 di 28 euro, gennaio 2025 di 40, ottobre 2025 di 49 euro, ottobre 2026 di 67 euro. Per il periodo di vacanza contrattuale è stata riconosciuta l’erogazione di un importo una tantum pari a 110 euro, suddivisa in due tranche: a settembre 2024 una prima di 55 euro e a marzo 2025 altri 55.

Il rinnovo prevede anche un miglioramento delle tutele complessive per i dipendenti. Viene infatti allungato il periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia, che passa da 21 a 24 mesi. Ulteriori 90 giorni sono stati previsti per lavoratori con disabilità certificata ex L. 68/99.

In tema di contrasto alla violenza di genere viene invece recepito "l’accordo quadro europeo sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro", inoltre, in aggiunta a quanto previsto dalla normativa vigente, sarà previsto un mese retribuito al 60% a carico delle aziende per le lavoratrici inserite nei percorsi di protezione.

bl