REDAZIONE PRATO

Nuovo inceneritore a Baciacavallo, si riparte da zero

La Regione ha archiviato la procedura: "Le integrazioni richieste arrivate fuori dai termini di legge"

Il direttore e il presidente di Gida, Simone Ferretti e Gabriele Mammoli

Prato, 8 settembre 2015 - La procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) sul nuovo inceneritore dei fanghi dell’impianto Gida di Baciacavallo è stata archiviata dalla Regione, perché le integrazioni richieste alla società (dalla stessa Regione) non sono arrivate nei tempi previsti dalla legge. A questo punto Gida dovrà ripartire dall’inizio per ottenere la Via, ovvero ripresentare tutta la documentazione necessaria e aspettare i tempi della burocrazia. Il procedimento, una volta riaperto, in base alla legge potrà durare fino ad un massimo di sei mesi.

«Sì, la pratica risulta archiviata – ha confermato ieri mattina Carla Chiodini, dirigente regionale responsabile del settore Via – Le integrazioni che avevamo richiesto non sono arrivate in tempo e così abbiamo seguito l’iter previsto per questi casi. Adesso Gida, se vorrà, potrà ripresentare un’altra pratica ripartendo dall’inizio». Non è così comune, a sentire la Regione, che una procedura di Via venga archiviata per mancanza di documenti, ma può succedere quando le integrazioni richieste sono particolarmente corpose. A volte presentarle nei 45 giorni non è affatto semplice, anche perché in certi casi viene richiesta la pubblicazione e dunque serve altro tempo. All’interno della società, però, ci sarebbe malumore per il mancato rispetto dei tempi. Le integrazioni richieste sono state consegnate a fine luglio, a quanto pare troppo tardi.

Adesso l’archiviazione della procedura per la Via allunga i tempi per la realizzazione del nuovo inceneritore dei fanghi di Baciacavallo. C’è anche un piccolo giallo sull’apparente mancanza di comunicazione fra Regione, Comune e Gida stessa. Il presidente della società Gabriele Mammoli, contattato al telefono, ha detto di non essere stato informato ufficialmente di nessuna decisione da parte della Regione e lo stesso vale per il Comune (gli assessori Faggi e Alessi). Eppure è bastata una telefonata, ieri mattina, per raggiungere la responsabile del settore Via della Regione e avere una risposta sulla pratica. «Archiviata»: ecco quello che ci ha comunicato Chiodini. E ora per ottenere la Via bisogna ricominciare dall’inizio.

L.B.