
Occhi elettronici per la sicurezza. Attive 55 telecamere di controllo
Si chiama ’Comfort zone’ il progetto appena portato a termine, che ha consentito al Comune di Montemurlo di realizzare una nuova rete di video sorveglianza capillare sul territorio, attraverso l’implementazione delle funzioni dei varchi di lettura targhe agli ingressi della città e in zone sensibili - che ora sono bi-direzionali, cioè controllano i due sensi di marcia- e del software di gestione transiti.
In tutto sono 55 le telecamere attive sul territorio, più altre nove che sorveglieranno in un prossimo futuro zone centrali di Montemurlo. Un dato che consente a Montemurlo di entrare nella classifica dei ’Comuni virtuosi’ e di superare la media nazionale, per i territori fino a 100 mila abitanti, per quanto riguarda la presenza di impianti di videosorveglianza. Il progetto ’Comfort zone’ ha un valore complessivo di oltre 58mila euro ed ha ricevuto un finanziamento regionale pari a 25mila euro, fondi che hanno consentito nel 2023 l’installazione di 11 nuove telecamere, di cui una finanziata direttamente dal ministero dell’Interno, tramite il progetto ’scuole sicure’ e installata nei pressi del liceo Brunelleschi. Con il nuovo bando sulla connettività, inoltre, il Comune estenderà il sistema di video sorveglianza anche ai centri delle principali frazioni. "Un altro importante obbiettivo raggiunto per il controllo del territorio, la sicurezza di cittadini e imprese", sottolinea il sindaco Simone Calamai. "Attraverso l’aumento dei varchi per la lettura targhe e delle videocamere abbiamo un tracciamento sempre più efficace e capillare del traffico ai fini della sicurezza, ma anche per la rilevazione dei flussi veicolari per la progettazione di nuovi piani per la mobilità urbana". Uno strumento prezioso per la polizia municipale, ma anche per i carabinieri della tenenza di Montemurlo e per la polizia stradale che già oggi hanno accesso al sistema di video sorveglianza. Il monitoraggio può servire per ricostruire i percorsi compiuti dai veicoli utilizzati per compiere illeciti e le immagini possono essere richieste e utilizzate da ogni altro organo di polizia che sta svolgendo indagini sul territorio.
"La rete di video sorveglianza ci consente di ottenere dati rilevanti che possiamo mettere a disposizione di carabinieri e polizia, in ausilio anche alle loro attività di indagine e controllo del territorio"- conclude la comandante della polizia municipale, Enrica Cappelli. Parallelamente è stato aggiornato anche il software per la controllo dei transiti che consente di gestire le ’black list’ e di mandare un avviso in caso di transito di veicoli ricercati.