Da un lato il riconoscimento di Eccellenza nella Formazione Professionale, dall’altro la benemerenza Coni. Nel mezzo la beffa di non avere ormai da mesi un campo sportivo in cui allenarsi e giocare a calcio. E’ la situazione paradossale che sta vivendo l’Olimpia Prato, società che continua a raccogliere premi e riconoscimenti su scala regionale, ma che continua ad allenarsi nei giardini di Bagnolo, appoggiandosi come spogliatoi all’impianto Nesti. Una situazione che diventa sempre più complicata, visto l’arrivo dell’inverno che fra pioggia e vento rende spesso impraticabile i giardini.
Nonostante le avversità, e in attesa che il Comune di Prato proceda con l’assegnazione del bando per la gestione dell’impianto sportivo Scirea di Chiesanuova, l’Olimpia Prato comunque non molla e anzi continua a raccogliere consensi. In ordine temporale è arrivato il Premio Coni in quanto unica società di puro settore giovanile. Un riconoscimento consegnato nel salone del consiglio comunale di Prato. A seguire a Montecatini Terme è arrivato il premio di Eccellenza nella Formazione Professionale nell’ambito degli Imy Awards. All’Hotel Tuscany Inn, alla presenza di oltre 400 persone collegate da tutto il mondo, l’Olimpia Prato è stata premiata per avere ospitato e formato alcuni studenti provenienti dal Galles durante l’ultima edizione estiva dell’Olimpia Prato Summer Camp. “Un’altra importante dimostrazione del lavoro che la società continua a svolgere in ambito della formazione dei ragazzi e della promozione dello sport in ambito giovanile” sottolineano dall’Olimpia Prato. Che al contempo continua a chiedere alle istituzioni un cambio di passo per trovare un impianto dove allenarsi e giocare. “Per prima cosa vogliamo ringraziare le famiglie dei nostri tesserati – proseguono dalla società -. Ogni giorno sentiamo la loro fiducia e il loro sostegno. Sono rimaste tutte compatte da noi, al nostro fianco, nonostante le difficoltà logistiche. Certo, ora con l’arrivo di pioggia e freddo diventa ancora più dura allenarsi ai giardini di Bagnolo e per questo chiediamo alle istituzioni di fare in fretta a trovarci una sistemazione alternativa”.