Oltre la crisi della moda. Luilor investe sulla filiera. E acquista una tintoria

L’azienda, con sede a Montemurlo, completa il ciclo interno di produzione. Biagioni: "Soci al 50% della Speedy Color, senza penalizzare gli altri clienti".

La crisi non frena gli investimenti della Luilor, azienda con sede a Montemurlo e realtà di primo piano nel panorama mondiale della produzione di tessuti naturali per l’arredamento. Anzi la passione e l’entusiasmo che da sempre animano l’impresa della famiglia Biagioni sono motori che spingono a guardare avanti nel segno della qualità dei tessuti, del servizio offerto ai clienti, partendo dalla volontà di potenziare il processo produttivo interno. Tanto che l’ultima importante acquisizione risale a pochissime settimane fa nell’ottica di rendere più completa la filiera interna di produzione.

"Siamo diventati soci al 50% della Speedy Color, azienda specializzata nella tintura di filati multicolor in rocche, vicina alla nostra sede di via dei Tintori e dalla quale ci serviamo da tempo – spiega il presidente Marco Biagioni che conta sull’esperienza dei figli Luigi, direttore generale, e Lorenzo, direttore commerciale – La nostra intenzione è di potenziare ulteriormente il ciclo interno di produzione che consta già di un magazzino, 70 telai, controllo qualità e reparto ricerca e sviluppo". Una scelta, quella di acquistare il 50% della Speedy Color, dettata dal fatto che "anche questa è una impresa familiare seria, con il padre Emilio ed il figlio Tommaso Fedi, proprio come la nostra dove siamo già alla terza generazione con i nipoti – afferma Biagioni – Per noi il filato tinto in rocche è essenziale, ma nonostante questo potenziamento del nostro percorso produttivo non intendiamo assolutamente penalizzare gli altri clienti che ci offrono servizi di tintoria". Alla Luilor si lavora alla grande: "Soltanto negli stabilimenti di via dei Tintori abbiamo 82 dipendenti – afferma Luigi Biagioni – con l’arrivo della Speedy Color, acquistata dopo alcuni mesi di prova, abbiamo anche altri 16 lavoratori della tintoria più due interinali e i due titolari, oltre un nostro chimico tintore". I telai alla Luilor, per fortuna, non si fermano mai: "Siamo in piena attività e si sta continuando ad assumere – aggiunge Marco Biagioni – Il consumo medio giornaliero di filati si assesta intorno ai 6-7mila chilogrammi. Per questo motivo non intendiamo assolutamente penalizzare o ridurre le commesse ad altri clienti ed altre tintorie". L’azienda di via dei Tintori è culla per l’ideazione, la creazione e lo sviluppo delle collezioni: è qui che avviene tutto il procedimento produttivo, dalla scelta delle materie prime fino alla loro trasformazione in tessuti e tende per arredamento. "Dalla fine del 2019 – conclude il direttore generale – abbiamo avviato a produrre accessori per il settore del lusso, lavorando con i brand più importanti della moda. Si nota un po’ di calo, ma comunque si regge bene. Il nostri manufatti vengono distribuiti per il 48% in Italia e per il restante all’estero".

Sara Bessi