REDAZIONE PRATO

Ombre dorate del silenzio. La mostra per il Giubileo

Oggi in San Domenico l’inaugurazione della personale di Ernesto Morales. Trenta opere dell’artista argentino in dialogo coi dipinti dei Musei Diocesani. .

Ernesto Morales ha realizzato trenta opere appositamente per questa mostra: oggi alle 17 in San Domenico l’inaugurazione

Ernesto Morales ha realizzato trenta opere appositamente per questa mostra: oggi alle 17 in San Domenico l’inaugurazione

Una mostra per il Giubileo: Tra le ombre dorate del silenzio. E’ la personale dell’artista argentino Ernesto Morales, che sarà inaugurata oggi alle 17 nel complesso monumentale di San Domenico, a cura dei Musei diocesani. Nel percorso espositivo oltre trenta opere inedite incentrate sui temi della luce e dello spazio, e sulla metafora della trasformazione, alcune delle quali anche negli spazi del Museo dell’Opera del Duomo. Invitato dalla Curia Diocesana a presentare gli esiti della sua nuova ricerca, Morales ha concepito questo suo nuovo progetto, in dialogo con l’opera degli artisti rinascimentali presenti nella collezione dei Musei Diocesani. Luce e spazio, appunto, o temi. La luce, pur restando velata, si fa strada nelle ombre, rivelando una realtà nascosta e profonda in cui il silenzio diventa lo spazio privilegiato per questa riflessione, un luogo di scoperta e introspezione. La mostra è stata organizzata dalla Galleria DieMauer e PostArt, ed è patrocinata dalla Regione, dal Comune, dalle Ambasciate argentine in Italia e nella Santa Sede e si potrà visitare fino al 29 giugno con questi orari: le opere esposte nel complesso di San Domenico venerdì dalle 18 alle 20, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, domenica dalle 10alle 13 (sarà possibile richiedere aperture straordinarie ai seguenti contatti: 348 2493640 – [email protected]); quelle esposte nel Museo dell’Opera del Duomo nei consueti orari di apertura del museo, ovvero dal martedì al sabato dalle 10 alle 17 e la domenica dalle 13 alle 17.

Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia il suo percorso artistico a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi, stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino. La sua ricerca artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie internazionali tra Europa, America e Sud-Est asiatico. Tra il 2009 e il 2025 ha rappresentato istituzionalmente Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali.