REDAZIONE PRATO

Omicidio a Prato, fermato il coinquilino. “Ucciso dopo una lite”. Inquietanti messaggi ai familiari

Il 21 aprile l’ex moglie della vittima aveva denunciato la scomparsa dell’uomo, ritrovato cadavere in zona ovest. I sospetti ricadono su un 50enne

La foto di Said Jaador pubblicata da "Chi l'ha visto?"

Prato, 10 maggio 2023 – Avrebbe ucciso il suo coinquilino al termine di una lite (dai contorni ancora da chiarire). Con questa pesantissima accusa un 50ennne marocchino è stato sottoposto a fermo dalla Squadra Mobile della Questura di Prato, che ha eseguito il decreto di fermo firmato dalla Procura.

La vicenda prende le mosse dalla denuncia di scomparsa di un uomo marocchino di 38 anni, Said Jaador, detto Samuel, presentata dalla sua ex moglie il 21 aprile. Le indagini hanno portato martedì mattina a scoprire un cadavere in zona ovest, tra San Paolo e Galciana, a un centinaio di metri dalla dimora dove Jaador viveva in coabitazione con il fermato. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione, lasciato in uno stabile abbandonato, in parte bruciato e con evidenti ferite. La vicinanza al luogo della scomparsa, i numerosi tatuaggi – ma anche la compatibilità dell’età apparente e della corporatura – hanno subito portato a ritenere che il corpo fosse proprio quello di Jaador.

L’ipotesi degli inquirenti è che l’uomo sia stato ucciso al culmine di una lite proprio dal suo coinquilino, con il quale divideva una stanza subaffittata in una piccola palazzina. Dopo l’uccisione, Jaador è stato spogliato e dato alle fiamme, ma il corpo è rimasto solo in parte carbonizzato.

Le indagini hanno condotto al suo connazionale 50enne, che ha alle spalle una lunga serie di precedenti penali e di polizia per stupefacenti, sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni, percosse, danneggiamento e violazione delle norme sull’immigrazione. Adesso si trova in carcere alla Dogaia.

La scomparsa di Jaador era approdata anche alla nota trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” e in quel contesto era emerso un particolare inquietante: i familiari, in Italia e in Marocco, avevano ricevuto foto di terreni e caseggiati dove cercarlo. Ma chi ha mandato quei messaggi?