'Ondata di rientri dalla Cina, il governo non lasci sola questa città'

Question time alla Camera di Mugnai e Mazzetti. Silli: 'Si rischia il delitto contro la salute pubblica'

Stefano Mugnai con Mariastella Gelmini

Stefano Mugnai con Mariastella Gelmini

Prato, 18 febbraio 2020 - «Abbiamo presentato un question time alla Camera dei Deputati per chiedere subito notizie in merito al ritorno a Prato di circa 2000 cinesi. Vogliamo capire come il Ministero della Salute pensa di muoversi e quali precauzioni ha intenzione di prendere a tutela della salute di tutta la città di Prato e non solo".

Così, in una nota, Stefano Mugnai ed Erica Mazzetti, deputati di Forza Italia. "Preferiamo prevenire ogni rischio e conoscere le intenzioni del Governo. La stampa locale ha annunciato che sono in corso i rientri dei cinesi andati a festeggiare il Capodanno in Cina, alcuni dei quali sono rimasti bloccati a seguito delle misure cautelative adottate dalle autorità cinesi. Il console cinese ha parlato di 2.500 persone: 2.000 su Prato, 500 su Firenze. La comunità di Prato è, come noto, quella dove è più alta la presenza di cittadini di origine cinese, in gran parte provenienti dallo Zhejiang, quarta regione cinese interessata per numero di casi accertati. Queste notizie hanno creato preoccupazione che non deve divenire panico, ma neanche portare alla disattenzione".

Aggiunge Giorgio Silli, deputato di Cambiamo: "Sono molto preoccupato per la mia Prato. C’è il rischio che qualcuno debba rispondere del reato di ‘delitto colposo contro la salute pubblica’ per la mala gestione dell’emergenza sul coronavirus. Purtroppo la confusione regna sovrana. Gli unici da cui i cittadini e i sanitari pretenderebbero chiarezza, gli esponenti delle istituzioni regionali, provinciali e comunali, navigano a vista anteponendo la colpevolizzazione del centro destra. Stanno dimostrando di essere incapaci di gestire quello che sta accadendo".

Lancia l'allarme anche Fratelli d'Italia: '2.500 cinesi dalla madrepatria, dopo i festeggiamenti per il Capodanno cinese, sta allarmando pratesi e fiorentini. Ho scritto al ministro della Salute Speranza, al ministro degli Esteri Di Maio ed al Commissario straordinario Borrelli perché non lascino sola la Toscana a gestire questo massiccio ritorno'. Lo scrive il capogruppo di FdI in Regione Toscana, Paolo Marcheschi sull'emergenza coronavirus. 'Parte della comunità scientifica mondiale ha lanciato l'allarme di una possibile pandemia e l'Italia e la Toscana non possono sottovalutare un tale rischio - prosegue -. Lo stesso sindaco di Prato aveva già espresso perplessità e preoccupazione in merito ai rientri dei cittadini cinesi dalle zone a rischio contagio: la maggior parte di essi proviene dalla provincia dello Zhejiang, quarto focolaio mondiale per diffusione del coronavirus'. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA