Opera Duomo, il respiro del tempo. Grazie a un’installazione sonora

Il Museo dell’Opera del Duomo di Prato ospita l'installazione sonora "Il respiro del tempo" di Giacomo Bonciolini, un ponte tra arte antica e contemporanea. L'inaugurazione oggi alle 15,30 con la presenza dell'artista e autorità locali.

Opera Duomo, il respiro del tempo. Grazie a  un’installazione sonora

L’installazione nel chiostro del duomo

Museo dell’Opera del Duomo, continua il dialogo tra arte antica e contemporanea. Nel chiostro romanico della cattedrale si trova "Il respiro del tempo", installazione sonora dell’artista Giacomo Bonciolini, donata al Museo dalla galleria Die Mauer. Oggi alle 15,30 è in programma l’inaugurazione dell’opera, alla presenza dell’autore. Già a partire dagli anni ‘90, con l’installazione delle opere di Robert Morris e Giuliano Giuman, l’antico e suggestivo chiostro romanico si è aperto al contemporaneo, creando un ponte tra la collezione del Museo e l’arte del nostro tempo. Una vocazione e una attitudine confermate dalla presenza in cattedrale del presbiterio realizzato da Morris e del sepolcro dei vescovi di Giuseppe Spagnulo. Bonciolini si inserisce in questo progetto per arricchire il percorso espositivo del Museo e lo fa in modo originale e suggestivo con una installazione sonora. L’opera si compone di una pianta di gelsomino, che parte da terra e si arrampica su una delle pareti del chiostro, nella quale sono stati inseriti dei piccoli altoparlanti in alluminio e metallo che emettono dei suoni e delle parti recitate da una voce narrante. Una attrice legge piccoli brani tratti dalle principali tradizioni religiose: cristianesimo, taoismo, induismo, buddismo e anche un testo di Rumi, mistico di ispirazione islamica. "Grato a tutte le religioni per averci indicato percorsi di comprensione di un Infinito perenne che anche la scienza contemporanea non riesce ad avvicinare e a spiegare – dice Giacomo Bonciolini – ho cercato in quest’opera di realizzare una sintesi, avendo come punto di partenza l’auspicio di un maggiore dialogo interreligioso". Il lavoro di Bonciolini, originario di Monsummano, inizia nella seconda metà degli anni ‘70 con lavori di ispirazione dadaista e futurista. Con la sua ricerca sperimenta il rapporto tra il suono, la musica e l’arte. Alla presentazione di oggi, aperta a tutti gli interessati, partecipano il vicario generale e direttore dell’ufficio diocesano per i beni culturali Daniele Scaccini, la direttrice Veronica Bartoletti, il presidente dell’Opera del Duomo Claudio Cerretelli, Meri Marini e Carlo Chiavacci della galleria d’arte Die Mauer e il curatore Piergiorgio Fornello.