Quarrata (Pistoia), 16 aprile 2025 – Veri e propri pestaggi, agguati punitivi per mettere a tacere quegli operai che avevano osato ribellarsi, contestando le irregolarità sulle buste paga, e addirittura rivolgendosi ai sindacati. Una guerra per schiacciare i più deboli, i dipendenti della ditta Acca di Seano, a conduzione cinese. Gli episodi più gravi avvennero tra la primavera 2023 e marzo 2024. Uno di questi sotto casa di un operaio pakistano della ditta che viveva a Quarrata, Zaka, 26 anni, che si era da poco iscritto al Si Cobas (oggi Sudd Cobas), e in cui rimase coinvolto anche un collega: era l’8 agosto 2023. Le indagini su quei fatti hanno portato a nuovi sviluppi: quattro gli stranieri che sono stati raggiunti ieri da misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta nata nel contesto della cosiddetta ’guerra delle grucce’ su una grave situazione di sfruttamento lavorativo, connesso a episodi di violenza e intimidazione. Il gip di Prato, su richiesta della procura, ha disposto i domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per Sultan Babar, pachistano di 45 anni e già finito in una inchiesta simile, ritenuto il dominus dell’organizzazione criminale. Per l’altro pachistano, 56 anni, e per due cinesi di 40 e di 39 anni, è stato applicato il divieto di dimora nella provincia di Prato.

Secondo gli inquirenti, i quattro indagati sarebbero il braccio operativo di una rete più ampia, riconducibile a una struttura societaria di proprietà di capitali cinesi. Il giudice ha ritenuto necessario adottare le misure cautelari in forma ‘a sorpresa’, ovvero senza ascoltare preventivamente gli indagati, ritenendo ci fosse il rischio che la pressione esercitata sui lavoratori potesse inquinare le prove. Alcuni dipendenti, infatti, hanno fornito “versioni reticenti per timore di perdere il lavoro o subire ritorsioni”.
L’inchiesta ha fatto emergere un sistema radicato di sfruttamento di lavoratori, soprattutto migranti provenienti da Pakistan, Bangladesh, Afghanistan e Africa. Al centro delle indagini appunto la società Acca Srl di Seano, attiva nel settore della logistica e del facchinaggio. È una delle tre aziende bersaglio dei plichi esplosivi fatti scoppiare in simultanea il 16 febbraio scorso nel contesto di uno scontro tra imprenditori cinesi, la cosiddetta ’guerra delle grucce’. Quando nella primavera 2023, alcuni lavoratori hanno deciso di protestare aderendo al sindacato Sudd Cobas (all’epoca denominato Si Cobas) per chiedere il rispetto del contratto collettivo nazionale, le loro richieste avevano in parte avuto esito positivo ma poi gli operai che avevano aderito al sindacato sono diventati bersaglio di minacce e aggressioni. Agli indagati sono stati contestati, a vario titolo, i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro aggravato dall’uso della violenza e della minaccia, di rapina aggravata, di lesioni personali plurime conseguenza degli agguati ai lavoratori sindacalizzati.