
I volontari dell’operazione Mato Grosso saranno i nuovi gestori del rifugio Luigi Pacini al Pian della Rasa in alta Val Bisenzio. Questa volta il titolo del famoso libro "Dagli Appennini alle Ande" calza a pennello nel contesto perché il Mato Grosso sostiene da tanti anni le missioni in America Latina. Il Cai di Prato, proprietario dell’immobile, ha fatto un bando per l’affidamento del rifugio che è stato vinto dall’associazione "Segno di Carità" che fa riferimento appunto al Mato Grosso. A Prato e provincia i volontari sono conosciuti in quanto organizzano i ritiri a domicilio di oggetti usati (dai mobili al vestiario, dai libri all’oggettistica) e allestiscono poi il mercato dell’usato "Riciclao" a Officina Giovani. Non solo: l’associazione opera in varie realtà parrocchiali di Prato, della provincia e area fiorentina in quanto il cofondatore è stato don Ugo De Censi, salesiano e missionario scomparso nel 2018 e che dal 1967 ha diffuso in Italia il movimento. I volontari di "Segno di Carità" dovranno tenere aperto il rifugio nei giorni festivi durante l’anno, mentre d’estate anche durante la settimana. Il rifugio alpino a Pian della Rasa (Cantagallo) si trova a 1001 metri, d’inverno offre il paesaggio innevato e d’estate è il luogo ideale per la fuga dal caldo. La zona è ogni anno inserita nel programma delle "Passeggiate fra storia e natura", il gruppo del circolo I Risorti che accompagna tanta gente a camminare. Inaugurato nel 1936, il rifugio è intitolato al cavaliere Luigi Pacini, promotore della strada Luicciana-Cantagallo, ideatore della viabilità per Luogomano e di tante vie nei boschi. Inoltre, costruì fonti d’acqua e mise a disposizione una macchina per pestare le castagne e una piccola trebbiatrice per il grano oltre a donare al Cai il terreno dove sorge il rifugio. La struttura offre non solo il ristoro gastronomico ma anche il pernottamento con 20 posti letto.
Nella tradizionale filosofia del Mato Grosso i volontari utilizzeranno i ricavi per finanziare le missioni in America Latina. Il gruppo di lavoro sarà formato da una ventina di famiglie che si alterneranno per tutta l’estate e nelle aperture invernali per fornire l’accoglienza necessaria. Gli operatori non partono da zero cioè non sono senza esperienza in quanto il Mato Grosso gestisce già per conto del Cai vari rifugi in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e perfino sulle Ande peruviane (si chiamano anche là rifugi). Nelle prossime settimane verranno comunicati gli orari di apertura e i recapiti per le prenotazioni e la prima campagna promozionale sarà sicuramente a Riciclao.
M.S.Q.