REDAZIONE PRATO

"Ora l’archivio Malaparte deve arrivare a Prato"

"Ora l’archivio Malaparte deve arrivare a Prato"

"Che nel 2023 venga pubblicato un libro in francese sulla villa di Malaparte a Capri può anche passare inosservato, ma è diverso se, contemporaneamente, settimanali parigini a grande diffusione come Le canard enchaîné o Le Nouvel observateur ce ne offrono recensioni entusiastiche. Il mito di Malaparte è vivo più che mai in Francia, grazie alla celebre sequenza di Brigitte Bardot nuda sulla terrazza di Capo Massullo nel film di Godard. E da noi, qui a Prato? Alcune cose si stanno muovendo, grazie all’impegno degli assessori Flora Leoni e Gabriele Bosi. Stamani ci sarà la deposizione di una corona a Spazzavento e la sera uno spettacolo teatrale alla Gualchiera di Coiano: Daniele Giuliani e Marco Malevolti dell’Associazione ’Sfumature in atto’ proporranno una rilettura scenica di Maledetti Toscani. Come non ricordare l’intitolazione ai ’balii’ Eugenia e Milziade Baldi del Giardino di Galceti? E infine la dedica a Malaparte di una vetrina del Comune su via del Corso, con foto, libri e video, oltre a un busto dello scrittore realizzato negli anni ‘60 che non era mai stato esposto in pubblico? Si potrebbe fare di più e non perdere di vista l’obiettivo di portare a Prato l’Archivio Malaparte di Milano, ora che recenti notizie di eredità milionarie sembrano avvalorare progetti di trasferimenti in Sicilia del patrimonio librario. Malaparte ad Agrigento non vorremmo vederlo! Il suo posto è a Prato, come a Villa Fiorelli, nella Galceti tanto amata dallo scrittore. Possibile che Prato non riesca a lanciare un progetto internazionale di valorizzazione della propria identità, mentre è sempre pronta a sostenere iniziative fiorentine finanziate dalla Regione con milioni di euro? Per l’acquisto dell’Archivio si parla di cifre che potrebbero essere coperte con raccolte di fondi privati".

Walter Bernardi

Presidente dell’Associazione Curzio Malaparte pratese nel mondo