PRATO
Dal primo gennaio 2025 Alessandro Benelli, classe 1956, medico di base e segretario della sezione pratese della Fimmg (Federazione medici di medicina generale), è il nuovo presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Prato. Un cambio al vertice, stabilito dal neo eletto Consiglio direttivo dopo le elezioni che si sono tenute nelle settimane scorse e che hanno decretato il maggior consenso per la lista Ippocrate. "Ringrazio per il lavoro svolto il presidente che mi ha preceduto – dice Benelli – il dottor Guido Moradei, che ci ha guidati in questi anni difficili con equilibrio e senso di responsabilità. Da gennaio ci impegneremo per essere ancora di più l’Ordine che tutela i cittadini, oltre ai medici che ne fanno parte e che hanno nel Codice deontologico il loro punto di riferimento".
Che tipo di Ordine immagina?
"Si cercherà di dare vitalità ad una istituzione che non è soltanto legata ad attività di burocrazia. A questo proposito ci rivolgiamo soprattutto ai giovani che fino ad ora hanno vissuto l’Ordine in un rapporto burocratico. Per questo intendiamo, come abbiamo sostenuto nel nostro programma, puntare al rafforzamento della presenza dei nostri rappresentanti in commissioni, enti, organizzazioni comunali o provinciali e ad interagire con queste ed altre istituzioni pubbliche del territorio. Sarà importante puntare sull’incentivazione dei legami collegiali e delle commissioni, fondamentali collanti volti a favorire l’interazione tra le varie componenti del mondo sanitario, rappresentate da ospedale, medicina del territorio ed università".
Un Ordine che sia più inserito nella vita cittadina?
"Sì, secondo noi è importante una nostra rappresentanza in varie istituzioni cittadine, in particolare quando si tratta di affrontare tematiche di carattere sociale e sanitario, a cui possiamo apportare anche un nostro contributo".
Nel Consiglio direttivo sono rappresentati i medici di medicina generale ed i colleghi ospedalieri e gli odontoiatri.
"I colleghi ospedalieri hanno una loro visibilità all’interno del Consiglio direttivo: tutti hanno una loro rappresentanza, dai medici di base, ai pediatri, agli ospedalieri, agli odontoiatri. Possiamo contare su un buono spirito di collaborazione tra tutti i componenti del Consiglio direttivo".
Puntate molto ai giovani?
"Sì, con questa tornata elettorale hanno fatto ingresso diverse forze nuove e giovani. La prospettiva è che alla prossima scadenza, tra quattro anni, debba essere incrementata la loro presenza nell’Ordine. Spero di poter rivestire il ruolo che mi è stato affidato nel migliore dei modi e nel modo più sereno".
Uno dei temi che faranno da filo conduttore del suo mandato e della sua ’squadra’ sarà quello di facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo della professione medica.
"Ci impegneremo nel facilitare l’ingresso nella professione della componente giovanile, cercando di rafforzare le opportunità di educazione continua in medicina. Promuoveremo, quindi, la formazione e anche un’educazione nella transizione digitale in medicina, per una informatizzazione che sia una risorsa e non l’ennesimo atto burocratico. Parlando proprio di questo tema, si intende favorire l’eliminazione di tanta e inutile burocrazia che invade i nostri ambulatori ogni giorno".
C’è un fenomeno in crescita e preoccupante come la violenza contro i medici...
"Vogliamo promuovere in modo strutturale delle politiche di difesa e anti-violenza contro i nostri colleghi. Ci impegneremo in un sostegno, reale e continuo, ai colleghi che sono già stati vittime di violenza".
Sara Bessi