Orfana di femminicidio, lo Stato la risarcisce

Lo scorso settembre Claudia Corrieri fu uccisa dal compagno, che poi si tolse la vita. Ora la svolta per la figlia rimasta senza genitori a soli due anni

Non le restituirà l’amore e i sorrisi della mamma che la lama di un coltello ha portato via per sempre, nella crudele tragedia avvenuta sette mesi fa a Vaiano. Ma il fondo per le vittime di femmicidio potrà colmare, un minimo, l’ingiustizia per la bambina che ha appena tre anni di età. Lei che è rimasta senza entrambi genitori, killer e vittima, nel giro di un solo giorno, il più terribile della sua vita.

Lo scorso 17 settembre Leonardo Santini accoltellò Claudia Corrieri nella loro casa a La Briglia, prima di togliersi la vita, gettandosi da un ponte a San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. E oggi in nome della bambina, figlia della donna uccisa,, l’associazione "Giustitalia" chiederà l’attivazione del fondo vittime di femminicidio, previsto dalla legge 122 del 2016.

"E’ lo Stato che è chiamato a rifondere l’indennizzo che attualmente ammonta a 75.000 euro per ogni figlio della vittima. Dal momento della richiesta ci vorranno circa 6-8 mesi per la conclusione dell’iter. Abbiamo già attivato la stessa procedura di accesso per altri orfani, vittime loro stessi di questi delitti: si tratta di circa una cinquantina di casi in tutta Italia", spiega il legale rappresentante dell’associazione Giustitalia, Luigi De Rossi. "E vorrei ribadire che, purtroppo, sono tanti, troppi, i femminicidi commessi già in questi primi mesi del 2021, implementati dallo stress causato dalle restrizioni per l’emergenza Covid. Nel caso di Vaiano, l’associazione chiederà al giudice tutelare, a garanzia e tutela della figlia minore di Claudia Corrieri, l’autorizzazione ad accedere al fondo vittime di femminicidio per un indennizzo totale di 75.000 euro a carico dello Stato". La domanda deve essere presentata al prefetto territorialmente competente, in questo caso al prefetto di Prato Adriana Cogode. L’indennizzo sarà un segnale di attenzione dello Stato verso tutte le vittime e in particolare verso questa piccola vaianese, la cui esistenza è stata stravolta dalla morte della mamma e del padre. Il corpo di Claudia Corrieri fu trovato dai carabinieri nell’abitazione della Briglia nel pomeriggio del 17 settembre 2020. A far scattare l’allarme nella mattinata era stato un escursionista, a circa 60 chilometri di distanza da lì: l’uomo aveva avvistato il cadavere di Santini sotto il ponte sospeso. I militari informarono i colleghi della provincia di Prato di controllare l’abitazione del cinquantenne per informare dell’accaduto la compagna dell’uomo. Ma una volta verificato che nessuno rispondeva, una terribile intuizione li spinse ad entrare nell’appartamento della coppia, dove si trovarono davanti al cadavere della donna. Claudia Corrieri aveva 38 anni. era originaria di Iolo e faceva l’insegnante di pilates. ‍‍

Prima dell’omicidio, ricostruirono gli investigatori, c’era stata una violenta lite e Santini uccise la 38enne con diverse coltellate e, come è emerso dall’autopsia, anche con colpi di martello. Entrambe le armi non sono state ritrovate sul luogo del delitto. La vittima ha cercato di difendersi durante l’aggressione che sarebbe avvenuta all’alba o durante la notte tra il 16 e il 17 settembre.‍Le motivazioni del gesto furono scoperte in un biglietto trovato nell’appartamento. Santini, che aveva perso il lavoro e in crisi con la compagna, temeva che quest’ultima potesse ottenere l’affidamento della figlia.‍‍

Elena Duranti