Il collaudo per il funzionamento della cassa di espansione da 18mila metri cubi a protezione dell’ospedale e della nuova palazzina esterna da 112 posti letto ha dato esito positivo. O almeno il verbale degli uffici tecnici dell’Asl Toscana Centro ha dato esito positivo ed è stato trasmesso (o è in fase di trasmissione in questi giorni) al competente ufficio del Comune di Prato per il definitivo nullaosta all’opera infrastrutturale importantissima per una duplice funzione: salvaguardare il presidio sanitario e allo stesso tempo consentire di riaprire il tristemente noto sottopasso di via Ciulli. Una strada fondamentale di collegamento tra Narnali e Galciana, che è chiusa da quasi quattordici anni a seguito della tragica morte di tre cinesi rimaste intrappolate con la loro macchina nel sottopasso allagato a causa dell’esondazione del Vella. Un evento che ne determinò il sequestro da parte della magistratura. Il Comune già da fine aprile ha completato i lavori per la riqualificazione del sottopasso di via Ciulli, che tornerà a doppio senso: l’obiettivo era di riaprire il transito su via Ciulli già entro il mese di maggio. Così non è stato: stando alla sentenza del tribunale, per poter riaprire il sottopasso, si è reso indispensabile che possa entrare in funzione la cassa di espansione realizzata dall’Asl nell’ambito della costruzione della palazzina esterna come ampliamento del Santo Stefano. Adesso che il collaudo c’è stato, manca l’ultimissimo passaggio con il via libera da parte del Comune sul verbale di fine lavori dell’Asl per la parte relativa alla cassa di espansione. Un ulteriore (e si spera davvero definitivo) atto tecnico-burocratico che possa mettere la parola fine ad una criticità nella viabilità di una zona congestionata anche per la presenza del servizio ospedaliero. Tra i passaggi burocratici essenziali per procedere con la riapertura del sottopasso di via Ciulli c’è stata anche la stipula della convenzione fra l’amministrazione comunale e Consiag Servizi Comuni per la manutenzione.
Ormai ultimato, il collaudo sulla parte dei lavori condotti da Asl Centro, ha interessato la verifica del funzionamento delle portelle legate alla cassa d’espansione. Infatti, i tecnici hanno eseguito verifiche sulle portelle per controllare che siano regolarmente collegate tra di loro e che tutto funzioni a dovere. Per l’Asl si tratta di un’opera, quella della cassa di espansione, che si chiude con almeno un paio di anni di anticipo, in quanto si tratta di una prescrizione indicata come essenziale rispetto al percorso di messa in sicurezza idraulica dell’area ospedaliera con riferimento particolare alla palazzina Biancalani. Le tre portelle, passate al vaglio dei professionisti, sono dislocate in punti strategici: una nella zona dell’ospedale, una al sottopasso di via Ciulli e una nella zona ferroviaria. Si tratta di un sistema sincronizzato che consente, attraverso sensori, di riconoscere il troppo pieno e di aprire e chiudere le paratie a fronte dell’andamento del torrente Vella. Si può ipotizzare che prima delle ferie estive ci possa essere il taglio del nastro.
Sara Bessi