
titolari del brand Ottodame da sinistra Niccolò Frosini, Silvia Mazzoli e Giovanni Guastella
Prato, 12 dicembre 2015 - SI SONO fatti strada con competenza, discrezione e dolcezza, com’è nello stile «Ottod’Ame» e hanno raggiunto risultati luccicanti – 15 milioni di fatturato nel 2014 – ma fatti di tessuto durevole, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Tutto senza strilli né clamore tanto che molte pur affezionate clienti pratesi non crederanno ai loro occhi nello scoprire da questo articolo che si tratta di un marchio «made in Prato».
Dopo il negozio di Firenze, in via della Spada, la recente apertura a Milano e una parentesi a Parigi, nel Marais, è ora previsto lo sbarco in Giappone, il secondo mercato estero dopo la Francia per questo brand «made in Prato» che ha un riconoscimento ormai internazionale, anche se l’Italia rimane prioritaria col 50% delle vendite.
Il marchio «Ottod’Ame» fa capo all’azienda H.eich srl, nata nel 2003 da Niccolò Frosini, Silvia Mazzoli e Giovanni Guastella. Nel giugno 2011 l’azienda ha lanciato questa linea di abbigliamento donna, che da allora va avanti con grande successo. Il segreto? «Tra noi esiste un legame familiare (Silvia e Giovanni sono marito e moglie, ndr) e professionale che ci vede uniti da oltre 30 anni. Abbiamo sempre lavorato nel settore, prima conto-terzi e siamo cresciuti nel tempo, sia a livello strutturale che da un punto di vista aziendale».
Il nome è stato scelto perché inizialmente il team era costituito da 8 donne, guidate da Silvia Mazzoli che si occupavano di persona di ogni singolo step del circolo produttivo. «Otto donne e 8 anime, “ame” in francese significa proprio questo. La nostra era ed è – spiega la designer Mazzoli – una sintonia perfetta, la circolarità dell’8 continuava a tornare, tanto più che l’8 è anche il numero dell’infinito, H di H.eich l’ottava lettera dell’alfabeto. Il nostro segno distintivo è una creatività originale, sempre ricca di storie da raccontare e argomenti da approfondire e scoprire. C’è anche leggerezza, certo, ma è sempre animata da un contenuto. La donna che veste ottod’Ame è curiosa e determinata, ha uno stile versatile, chic e non banale. I nostri plus sono una saggia e veloce capacità imprenditoriale, un team affiatato, unito e motivato. Siamo una squadra che è come una famiglia, anche adesso con 35 dipendenti».
E lo stile dolce e carismatico al tempo stesso si riflette anche nei negozi monomarca arredati con oggetti unici, complementi d’arredo vintage dagli anni ‘50 agli anni ’70.
Mazzoli racconta anche dove trova gli spunti creativi: «Amo viaggiare e scoprire, poi c’è la grande passione per musica, il cinema, l’arte, tutti elementi che trasferisco di volta in volta nelle mie collezioni». Frosini e Guastella si occupano della parte produttiva e imprenditoriale dell’azienda e sottolineano l’importanza del distretto tessile nel loro lavoro: «È una sinergia che esiste già da molto tempo e noi lavoriamo in questo senso ormai da anni. Ottod’Ame utilizza sin dalle origini tessuti made in Italy e Prato è un centro molto importante. Ci avvaliamo di una rete di fornitori nel distretto pratese che ha una grande tradizione con rapporti continuativi e duraturi, segnati da assoluta positività. Spesso la nostra azienda è stata definita a km 0 proprio in virtù delle relazioni territoriali».
Ogni anno vengono prodotte due collezioni con circa 300 capi venduti, oltre che nei monomarca, in 1300 negozi nel mondo.
«Abbiamo in programma l’inaugurazione di un nuovo monomarca a Tokyo – rivela Frosini – Appuntamento ad aprile 2016, nel prestigioso quartiere di Ginza». E nel 2016 c’è anche la previsione di una crescita del 20% delle vendite, dopo che questo 2015 chiuderà con 19 milioni di fatturato.