REDAZIONE PRATO

Padre Gianni al Beste Hub. Con il suo nuovo libro

L’abate di San Miniato al Monte, pratese, presenta La città dagli ardenti desideri. Le sue riflessioni tra fede e bellezza, ispirate da Mario Luzi e da Firenze.

Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, pratese

Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, pratese

Durante la Settimana Santa della Pasqua 2019, Papa Francesco aveva invitato a Roma padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, per predicare gli esercizi spirituali della Curia. Siccome sulla soglia della basilica benedettina di Firenze c’è scritto che è “la porta del cielo”, padre Bernardo aveva a sua volta invitato il Papa e i Cardinali a venire a Firenze, per ammirare dall’alto della collina sopra il Piazzale Michelangelo non solo lo spettacolo della straordinaria bellezza di una città visitata ogni anno da milioni di turisti, ma soprattutto l’immagine di una comunità ideale, quella “città dagli ardenti desideri” che il poeta Mario Luzi aveva indicato nel suo sogno profetico ai cristiani e agli uomini di pace di tutto il mondo. "Non so se è prevista per la Curia romana una gita, una volta tanto – aveva concluso padre Bernardo – ma io vi aspetto tutti a San Miniato", e Papa Francesco aveva commentato che lo aveva fatto "sorridere" quell’invito a visitare Firenze e a leggere i suoi poeti da parte di un predicatore che sembrava aver indossato sopra il saio i panni della guida turistica. Le riflessioni di don Bernardo si possono leggere nel libro "La città dagli ardenti desideri" che sarà presentato stasera alle 21, al Beste Hub di Via Bologna.

Uomo di pace e fautore del dialogo tra i popoli e le religioni, padre Bernardo è stato insignito nel 2023 del Pegaso d’oro della Regione Toscana. Venendo a Coiano, in un vecchio lanificio riconvertito da Giovanni e Matteo Santi in luogo di lavoro e di iniziativa culturale aperto al territorio, ci piace immaginare che, affacciandosi idealmente dalla collina delle Sacca - vicino al luogo dove ha trascorso infanzia e giovinezza (sì, perché anche lui fa parte dei pratesi ‘prestati’ a Firenze) -, padre Bernardo voglia parlare, oltre che di quella singolare esperienza romana, anche del rapporto tra il Vangelo e la città, intesa non solo come spazio geografico ed economico ma soprattutto come comunità di uomini e di donne. E voglia raccontare ai suoi concittadini come vede lui la nostra Prato contemporanea, la ex-città delle cento ciminiere diventata la città delle cento etnie, nello stesso tempo cristiana ma anche musulmana, buddista e laica, allo scopo di indicarci un cammino praticabile per un futuro di speranza, di giustizia e di pace destinato a tutti gli uomini di buona volontà.

Walter Bernardi