Palloni da calcio – con dentro sei cellulari – lanciati dentro al carcere della Dogaia. E’ quanto hanno scoperto gli agenti della polizia penitenziaria che lunedì hanno intercettato gli smartphone indirizzati a detenuti e nascosti all’interno di due palloni da calcio (tagliati e ricuciti) e lanciati dall’esterno della Dogaia. Gli agenti hanno evitato che i palloni arrivassero a destinazione intercettando i palloni. "Ci complimentiamo con i colleghi – dicono i sindacalisti della Uil – Nonostante tutto quello che succede siamo sempre in prima linea a combattere ogni tentativo di intrusione di oggetti non consentiti". Intanto si segnalano ancora episodi di violenza nella casa circondariale di Prato. A farne le spese questa volta è stato un assistente capo in servizio al reparto Media sicurezza che è stato aggredito da un detenuto egiziano. Il detenuto, dopo aver forzato uno sbarramento al piano terra, si è scagliato contro l’agente colpendolo con un pugno al volto e procurandogli dei tagli con una lametta rudimentale sulla mano e sul polso. L’intervento di altri agenti ha evitato il peggio. L’operatore ha avuto tre giorni di prognosi.
"A pochi giorni dal consiglio comunale che ha visto il carcere al centro del dibattito politico continuano imperterriti gli episodi a discapito degli operatori della polizia penitenziaria", dicono il segretario della Uil polizia penitenziaria Ivan Bindo e Giulio Riccio, coordinatore regionale della Fp Cgil polizia penitenziaria - La situazione sembra non voler migliorare".