REDAZIONE PRATO

Chiude Panci, addio a un altro negozio storico

Arrivano gli spagnoli. Si arrende uno sei simboli della pratesità

I fratelli Anna e Franco Panci

Prato, 11 settembre 2016 - Prato dice addio al suo tesoro di bottoni. Il 28 settembre, dopo 126 anni di attività, chiuderà la storica merceria Panci di via Garibaldi. Il fondo da 250 metri quadri sarà affittato a una nota multinazionale spagnola, che aprirà un negozio di abbigliamento per uomo e donna. "Le trattative sono durate un anno - dice uno dei titolari, Franco Panci, che insieme alla sorella Anna porta avanti l’attività da più di 50 anni - non possiamo dire molto di più". Il primo negozio fu aperto nel 1890 dal biszio di Anna e Franco, Sem, in via Battisti.

Nel Secondo dopoguerra il trasferimento nell’attuale sede di via Garibaldi: per decenni, con Francesco Panci, storico presidente dell’Unione commercianti, fu il punto di riferimento di tutti i pratesi, il luogo dove trovare fili, aghi, colletti, nastri, bottoni, biancheria intima, ma anche grembiuli, cravatte o paillete. "I clienti ci chiedono: ‘E adesso dove andremo?’. Abbiamo servito generazioni e generazioni di persone. Ci dispiace chiudere - spiega Franco - ma facendo due conti ci guadagniamo di più ad affittare a qualcuno che a continuare a lavorare qui. Ho quasi 70 anni, personalmente non ho più voglia di andare avanti". Non è proprio dello stesso parere la sorella, Anna, che con gli occhi velati di malinconia ammette che "a lavorare in merceria ci sarei rimasta fino alla morte. Sono molto triste, tengo nel mio cuore tanti ricordi. Chissà che tra un po’ di tempo non riapra qualcosa di simile e tutto mio, magari ancora in centro storico".

Una foto d'epoca del negozio Panci
Una foto d'epoca del negozio Panci

In questi giorni tutta la merce è in vendita al 50%: "Nel mese di ottobre – prosegue Franco - quando la bottega sarà già chiusa, svuoteremo il negozio. Ciò che di buono non riusceremo a vendere lo terremo, il resto lo butteremo via".

Insieme ai fratelli Anna e Franco, a tirare giù la saracinesca del negozio saranno anche le due commesse Daniela Collini ed Elia Bartoletti, cresciute tra i bottoni e i nastri colorati della merceria. "Ho iniziato a lavorare qui nel 1955, avevo appena quattordici anni", ricorda Elia. "Se mi dispiace salutare l’attività? Tantissimo, ma sono anche contenta: è bello iniziare un percorso con delle persone e finirlo insieme, dopo decenni". Daniela, invece, è entrata da Panci più tardi, nel 1969: "Abbiamo appeso fuori un cartello dove annunciamo la chiusura del negozio. La gente che passeggia per via Garibaldi, lo vede e rimane incredula. Ci telefonano per dirci che è assurdo. Stare qui è stato come vivere in famiglia. Abbiamo svolto il nostro lavoro al meglio, cercando sempre di assecondare le esigenze di tutti i nostri clienti".

I ricordi di Franco, Anna, Daniela ed Elia tornano agli anni ’70, "quando in via Garibaldi non si camminava, quando c’era la fila fuori del negozio e non sapevamo come fare a servire tutti. Adesso i tempi sono cambiati, prima era un altro mondo". Ieri pomeriggio un uomo è entrato in negozio per salutare i proprietari: "Entrare qui, anche solo di passaggio, era come fermarsi a prendere un caffè. Un gesto semplice, a cui tante persone non rinunciavano mai".

Chiara Agostini