REDAZIONE PRATO

Le vesti liturgiche pratesi per l'apertura del Giubileo

Il vescovo Agostinelli indosserà, in momenti diversi, le due vesti liturgiche di maggior significatività realizzate a Prato

Giovanni Paolo II con il piviale realizzato a Prato

Prato, 11 dicembre 2015 - Il Giubileo della Misericordia si aprirà a Prato domenica 13 con una connotazione legata all’attività tessile del territorio. Il vescovo Agostinelli infatti indosserà, in momenti diversi, le due vesti liturgiche di maggior significatività realizzate a Prato: la copia del piviale donato all’allora Papa, oggi santo, Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000 e la copia della casula “Francesco, ripara” donata all’attuale pontefice Francesco durante la sua recente visita. La copia del piviale (l’originale è conservato in Vaticano) appartiene al Museo del tessuto, che ha accolto la richiesta di prestito alla Diocesi per l’occasione dell’apertura della Porta Santa e quindi del Giubileo; di proprietà della Diocesi, invece, a seguito di donazione fatta dall’Unione Industriale Pratese, la copia della casula di papa Francesco.

Due vesti molto diverse dal punto di vista della tecnica tessile ma accomunate dall’eccezionalità. Il piviale del 2000 è infatti realizzato con un tessuto che sposa tradizione e contemporaneità sia nella sua composizione (lurex e filati sintetici per la trama, seta per l’ordito) che nel disegno; la casula del 2015, invece, utilizza la ricostruzione moderna di un panno del XIV secolo, effettuata, grazie alle carte di Francesco di Marco Datini, dal Museo del tessuto con il sostegno di Pratotrade, consorzio dell’Unione Industriale Pratese, e grazie all’impegno dell’Associazione Ex Allievi dell’Istituto Buzzi. Luminoso e ricco di colori il piviale, sobria e lineare, con tratti stilistici che rimandano sia al medioevo che alla contemporaneità, la casula: entrambi carichi di significati fortemente simbolici dal punto di vista sia religioso che dell’identità del distretto.

“Come Unione Industriale Pratese siamo orgogliosi delle iniziative che abbiamo promosso e che hanno portato la Prato tessile nella dimensione della Chiesa e dei suoi più alti rappresentanti – commenta il presidente dell’associazione Andrea Cavicchi -. Tessuti e capi di questa levatura rappresentano una sfida che il nostro distretto ha raccolto con entusiasmo, forte delle competenze di cui dispone e nella consapevolezza di realizzare qualcosa di davvero speciale. Il tessuto della casula di papa Francesco, in particolare, ha impegnato fortemente tecnici, studiosi, imprenditori e lavoratori. E’ stato così possibile, grazie anche al supporto di Pratotrade, rimettere in produzione in chiave industriale un tessuto medievale, con un'operazione di cui non si conoscono precedenti”.

“Il Museo del tessuto ha il privilegio di possedere la copia del piviale del Giubileo del 2000, che ben volentieri abbiamo prestato alla Diocesi per questa occasione eccezionale – aggiunge il presidente del Museo Francesco Marini – Abbiamo inoltre anche un’ulteriore copia della casula donata a papa Francesco, esposta in questi giorni nel contesto della mostra che celebra i 40 anni del Museo. Sono opere straordinarie in se stesse e per il loro significato, un patrimonio che il Museo del tessuto custodisce per conto di tutti i pratesi. E’ bello però che queste vesti vengano anche utilizzate, e che ciò avvenga in una circostanza così importante e particolare.”