Dopo otto anni di dibatti, annunci e rendering, dopo gli ostacoli sempre più insormontabili delle burocrazie e delle battaglie legali, dopo gli intoppi e gli imprevisti, forse è il caso di parlare di nuovo del parco centrale che dovrebbe nascere dalle ceneri del vecchio ospedale. A chiederlo da fronti diversi sono Jonathan Targetti, leader di +Europa e tra i fondatori del laboratorio Prato Riparte, e il consigliere di Centrodestra Leonardo Soldi. Entrambi ritengono che il progetto simbolo delle due giunte Biffoni, per la sua importanza e per i lunghi anni nel frattempo passati, debba tornare al centro del dibattito sul futuro della città. Non c’è più covid che tenga, la sofferta demolizione del Misericordia e Dolce è finalmente alle battute finali. Soldi presenterà un’interpellanza perché se ne discuta in consiglio comunale. Targetti annuncia un’iniziativa pubblica e lancia una proposta, che parte proprio dall’ultimo dei mille problemi che hanno costellato il faticoso percorso del progetto: il marmo serpentino trovato nell’area di scavo, che non può essere trattato in loco perché non disperde le tracce di amianto e di altri metalli pesanti che contiene.
"Il Comune ha già stanziato 400mila euro per coprire l’enorme voragine causata dai lavori e dalla bonifica del terreno, ma perché non pensare di fare proprio lì un grande parcheggio sotterraneo? Risolverebbe gli annosi problemi di posteggio dei residenti in centro, darebbe un’importante alternativa a chi lo frequenta, permetterebbe di pedonalizzare piazza San Francesco, che senza le auto sarebbe bellissima". Eccola, la proposta di Targetti. Da verificare dal punto di vista tecnico, ma un’idea sulla quale può valer la pena soffermarsi. "Dal lontano 2014 è cambiato il mondo ed è cambiata Prato – dice –. Il parco costerà alla città molti milioni e può davvero rappresentare una grande occasione, ma il progetto andrebbe ripensato. Abbiamo aspettato tanto. Ci troviamo davanti l’opportunità di avere un grande parcheggio sotterraneo dentro le mura, proprio come in quelle capitali europee tanto raccontate in questi anni. Parliamone". Targetti fa un esempio: il Parco 11 Settembre di Bologna. "Un comodissimo parcheggio sotterraneo dentro le mura, con uno splendido parco in superficie – aggiunge –. In Comune dicono che un posteggio c’è già, quello di piazzale Ebensee. Ho fatto la prova: da lì a piazza del Comune a piedi ci vogliono 14 minuti, dall’area dell’ex Med ne bastano cinque. Non si possono fare paragoni. E’ il momento di confrontarsi. Invito l’assessore Barberis e il segretario del Pd Biagioni a farlo, con la città".
Anna Beltrame