
Giuseppe Del Re
Prato, 23 aprile 2022 - Se n’è andato da solo e in silenzio, il giorno di Pasqua nella camera di un appartamento condiviso con altri inquilini. Prato ha perso Giuseppe Del Re, chiamato da tutti "Beppe", parrucchiere di via Settesoldi, un personaggio che molti hanno avuto modo di conoscere e apprezzare.
Beppe, dice chi lo conosceva, era un parrucchiere un po’ speciale, un uomo che ha vissuto in semplicità, perdendo in passato quei treni del successo che avrebbero potuto portarlo chissà dove. Lunedì mattina l’aspettavano alcuni amici per la rituale camminata, ma Beppe non si è presentato all’appuntamento. Un disguido strano. Così hanno provato a chiamarlo ma lui non ha risposto.
"Essendo giorno di Pasquetta – racconta Domenico Rondinelli, uno degli amici – ho pensato che forse aveva qualche impegno, il giorno dopo ho riprovato, ma ancora niente. A quel punto ho chiamato la famiglia".
Mercoledì la tragica scoperta: Beppe se n’era andato nel sonno, nella sua camera. Era morto già da domenica e nessuno aveva bussato alla sua porta, non vedendolo uscire. Ultimo di ben quindici figli, Giuseppe Del Re era nato ad Altamura nel 1950 in una famiglia con modestissimi mezzi, così si ritrovò presto ad emigrare in Toscana.
Il canto era la sua passione e aveva partecipato anche al festival di Castrocaro ottenendo un buon piazzamento, ma per la mancanza di possibilità economiche non poté proseguire la sua carriera. Andava a lezioni di canto da Cesare Cesarini, autore di "Firenze Sogna" e, nonostante gli incoraggiamenti, Beppe decise di restare con i piedi per terra, dedicandosi al lavoro di parrucchiere.
In via Settesoldi è rimasto circa trent’anni, ma a febbraio, a causa della crisi economica e dei tanti aumenti aveva chiuso l’attività. Beppe disponeva di una piccola pensione. Viveva in una camera affittata dalla Caritas.
Negli anni Novanta Beppe andava anche a fare la "stagione" come parrucchiere a Sanremo, durante il festival della canzone, e fra le sue mani sono passati i capelli di tanti artisti: da Gianni Morandi a Fiorello per arrivare persino alla rockstar Madonna, in un lontano febbraio del 1995.
In negozio, fra un taglio e una piega, mostrava con orgoglio quelle fotografie con gli artisti di Sanremo. Beppe c’era sempre per tutti. Beppe, si può dire, ha vissuto "a costo zero": non aveva grandi pretese e proprio per questo Domenico Rondinelli, l’amico geometra, gli ha dedicato uno struggente pensiero che in parte ne racconta anche la vita.
Recita così: "Cammina cammina e corre corre. Questo è il mio amico Beppe. Uno che ha sempre lavorato, mai un giorno di ferie, solo le feste comandate, ora te ne sei andato senza lasciare un biglietto, senza una cerimonia, sparito! È il tuo stile Beppe, non vuoi disturbare nessuno. Non amavi i dottori, né le visite, né i disturbi e così neanche in questa occasione hai voluto approfittare di nessuno. Sempre sorridente, discreto, appartato, riservato ma socievole. Hai dato tanto amore a tanti e tante, amavi andare a cena con gli ultimi e pagavi te. Tu che i soldi li contavi. Egoista della vita, ma mai attaccato a nulla. Non ti sei portato via nulla e niente hai lasciato, sei uno che è entrato in punta di piedi con la chitarra a grande voce, testardo e a volte irriverente, ma sempre rispettoso e sereno e te ne sei andato così". Come era suo desiderio, Beppe Del Re verrà cremato.
M. Serena Quercioli