SARA BESSI
Cronaca

Paura in ospedale. Lite al pronto soccorso finisce nel sangue. Grave ragazzo di 25 anni

Prato, il giovane ferito al collo con un coltello. È in prognosi riservata al Santo Stefano. Sono intervenute le guardie di Sicuritalia e i carabinieri

Un ospedale (Foto repertorio Ansa)

Un ospedale (Foto repertorio Ansa)

Prato, 3 agosto 2024 – Notte di sangue tra la sala d’aspetto e la ’camera calda’ del pronto soccorso del Santo Stefano. Poco prima dell’alba di ieri una lite tra due persone, un italiano di 25 anni e un marocchino, è sfociata in un accoltellamento. Ad avere la peggio è stato l’italiano, che è stato raggiunto da due fendenti sferzati dallo straniero, uno nella natica e l’altro alla gola. Un episodio grave che si è consumato sotto gli occhi, per fortuna, di poche persone presenti in sala d’attesa a quell’ora e che non ha coinvolto nessun altro utente dell’ospedale. Il giovane adesso si trova ricoverato in Rianimazione con prognosi riservata; al momento i sanitari ritengono che non sia necessario un intervento chirurgico.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai presenti, il 25enne sarebbe arrivato in stato di ebbrezza al pronto soccorso, quando avrebbe iniziato a creare disordini, perché voleva andarsene dal presidio ospedaliero. Il motivo scatenante del diverbio con il marocchino, poi passato ad un gesto ben più violento, non è ancora chiaro. Fatto sta che la discussione, dopo essere scoppiata tra i due nella sala d’attesa, si sarebbe spostata nella zona della ’camera calda’, praticamente poco fuori dall’area del pronto soccorso dove arrivano le ambulanze con i pazienti. Qui il marocchino ha tirato fuori un coltello con il quale ha ferito gravemente il 25enne. Per fortuna la situazione non è degenerata ulteriormente grazie all’intervento delle guardie della Sicuritalia: gli operatori della sicurezza hanno prontamente bloccato l’accoltellatore. Intanto il ferito è stato soccorso dai sanitari che hanno apportato le prime cure, trasferendo il giovane all’interno del nososomio. Per fortuna a quell’ora nella sala d’attesa non c’era un gran numero di utenti e nessun altro è rimasto coinvolto. Certo si sono susseguiti momenti di paura fino all’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, che hanno preso in consegna lo straniero bloccato precedentemente dalle guardie di Sicuritalia. Pare che l’uomo sia stato denunciato. Nella zona in cui è avvenuto l’accoltellamento sembra che non ci siano telecamere di videosorveglianza e che non sia neppure particolarmente illuminata. Al pronto soccorso del Santo Stefano non è attivo da tempo un presidio fisso delle forze dell’ordine: la polizia di Stato è presente con agenti o di mattina o di pomeriggio garantendo una copertura anche per il recepimento di denunce.

Tensioni e malumori al pronto soccorso talvolta sono sfociati in aggressioni da parte degli utenti ai danni degli operatori sanitari, tanto che dalla fine del luglio del 2019 sono stati installati due pulsanti antiaggressione al triage. I due dispositivi sono in collegamento diretto con la centrale delle guardie giurate dell’ospedale.

A febbraio scorso, ricordiamo un altro episodio quando il conoscente di un paziente ha aggredito verbalmente con toni troppo accesi una dottoressa in forza al pronto soccorso: la donna non ha retto al colpo e ha avvertito un malore al torace, tanto da finire ricoverata in Utic.