Pd, ancora nulla di fatto. Rinviata la direzione. In pole Bugetti e Faggi. E grande la confusione

Ennesima giornata difficile in via Carraia: mediatori in campo. La scelta slitta alla prossima settimana. Oggi Schlein a Firenze. Poi gli equilibri da trovare fra componenti, ambizioni e velleità.

Pd, ancora nulla di fatto. Rinviata la direzione. In pole Bugetti e Faggi. E grande la confusione

Pd, ancora nulla di fatto. Rinviata la direzione. In pole Bugetti e Faggi. E grande la confusione

Nulla. La direzione prevista per le 18 di ieri – doveva essere risolutiva – non è stata nemmeno convocata. Stavolta però il buon senso ha suggerito di non annunciare altre date, per non correre il rischio di anticipare soluzioni ai problemi che ancora non ci sono. Oggi è il giorno della visita a Firenze di Elly Schlein, domani è domenica: è probabile che il candidato sindaco del Pd arrivi la prossima settimana, in netto ritardo sulla tabella di marcia prefissata. I nomi in pole restano due: la consigliera regionale Ilaria Bugetti e il vice sindaco Simone Faggi, entrambi sostenitori di Bonaccini. "Si sono aperti nuovi canali di dialogo, alla prossima direzione presenteremo una proposta completa, dai confini delle alleanze, al candidato sindaco", dice la segreteria. Nel mezzo, gli accordi da costruire tra le varie anime del partito, tenendo conto di chi sta con Schlein (come i giovani della segreteria) e dell’eredità di Biffoni. Ci vuole altro tempo, dopo questa burrascosa settimana. Ecco, in sintesi e con qualche inevitabile omissione, cosa è successo.

Martedì il ritiro della possibile candidatura di Ilaria Santi, l’assessore alla scuola del mondo Schlein e gradita ai biffoniani nel segno di una continuità con l’attuale giunta: ad opinione di molti – ma non certo di tutti – poteva rappresentare un punto di caduta. Erano così risalite le quotazioni dell’altra Ilaria, la consigliera regionale Bugetti, considerata vincente perché di battaglie ne ha vinte tante – nel partito contro Stefano Ciuoffo nel congresso del 2010 e alle elezioni regionali del 2020 battendo Nicola Ciolini per l’unico posto che il Pd di Prato ha conquistato –, ma anche per questo non a tutti gradita. Nel frattempo però il segretario Marco Biagioni avrebbe provato a sondare il terreno con i biffoniani sulla possibilità di essere lui il candidato, proposta non accolta con troppo entusiasmo. Così, fra mille riunioni e telefonate, da via Carraia giovedì è stata lanciata l’ipotesi di un ticket Bugetti – Biagioni, probabilmente non condivisa nel modo migliore, davanti alla quale i biffoniani hanno deciso di non partecipare alla direzione che avrebbe dovuto sancire "il nome unitario e fortissimo" da mettere in campo.

Ieri nuovi incontri e mediatori in azione, con i potenziali alleati di M5S e Asv (Verdi e Sinistra) a chiedere di essere coinvolti nella scelta del vice sindaco, non bastassero le anime del Pd.

In via Carraia troppe posizioni divergenti, acuite in certi casi anche da non semplici rapporti personali: un quadro molto complesso da risolvere, bilanciando gli interessi, le aspettative o le velleità di tutti. Nello stallo alla messicana negli ultimi giorni sono partiti i movimenti, i primi colpi (figurati) di pistola. Chissà chi resterà ferito o travolto prima dei titoli di coda. In serata ieri la tregua più o meno apparente, in attesa che passi il weekend. A metà marzo il Pd ha designato solo un candidato sindaco su cinque, Simone Calamai a Montemurlo, l’unico al primo mandato.

Anna Beltrame