
Pratica incagliata all’Inps per la burocrazia
Prato, 1 marzo 2023 – Sembra la trama di una commedia dell’assurdo quanto accaduto ad un’anziana pratese, per fortuna viva e vegeta, che però da tre mesi non riesce ad incassare la pensione di reversibilità del marito perché per l’Inps è morta dal 2008. Eppure la signora è in buone condizioni fisiche, riceve regolarmente la sua pensione di anzianità e di recente ha anche attivato lo Spid, ma per gli uffici di via Valentini non è così. Non importa se non esiste un certificato di morte e nemmeno che la signora abbia scritto di proprio pugno una lettera di richiesta dell’assegno, il sistema dell’Inps la classifica come deceduta e rigetta la richiesta di reversibilità.
La storia tanto assurda quanto reale la racconta la figlia di Laura Viliani, 82 anni, rimasta vedova il 5 dicembre.
“Quando è morto mio padre tramite Caf abbiamo fatto richiesta di reversibilità della pensione", racconta appunto la figlia. "Abbiamo aspettato, aspettato e aspettato ancora salvo venire di recente a scoprire che la pratica all’Inps è bloccata perché mia madre risulta deceduta dal 2008. Una follia visto percepisce regolarmente l’assegno della sua pensione di lavoratrice, al quale adesso dovrebbe aggiungersi quello di reversibilità di mio padre". Non sono bastate mail né pec alla direzione per sbrogliare una matassa molto più complicata di quello che sembra.
“Non sappiamo come fare per sbloccare questa situazione, abbiamo anche pensato di portare la mamma negli uffici di Prato per dimostrare che è viva, ma a quanto pare conta più ciò che dice un computer della realtà", aggiunge la figlia.
"Il problema è che dal giorno in cui è morto mio padre anche il conto corrente sul quale arriva la pensione della mamma è stato bloccato per le pratiche relative alla successione e così, visto che anche l’assegno di reversibilità non le viene riconosciuto, da tre mesi mia madre non ha i soldi nemmeno per fare la spese. Per fortuna ci siamo noi figli che provvediamo a lei, ma se fosse capitato ad un anziano solo come avrebbe potuto fare?". Al momento nonostante la pec dall’Inps non è arrivato nessun segnale, la pratica è congelata perché la signora Laura Viliani risulta deceduta nel sistema dell’ente nazionale di previdenza.