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Per Matteo degli Organi. Ecco la prima rassegna e il patto tra Prato e Udine

Nel nome del più famoso organaro del Quattrocento che viveva a Galciana da domenica i concerti a cura del pratese Giacomelli e del friulano Delle Vedove. Le note di Bach, Mendelssohn e Vivaldi a Tavola, in San Francesco e in Duomo. .

Per Matteo degli Organi. Ecco la prima rassegna e il patto tra Prato e Udine

Gabriele Giacomelli, organista di fama e docente al conservatorio di Bologna

La musica, la storia, la passione. Nasce da tutto questo la prima edizione della Rassegna Matteo degli Organi, dedicata al più famoso costruttore d’organi del Quattrocento italiano, Matteo da Prato, grande amico di Donatello. Nasce anche grazie una collaborazione tra due città dalle grandi tradizioni musicali: Prato e Udine, con l’Associazione Prato per Zipoli e l’Associazione Organistica Udinese. Per il debutto della rassegna tre concerti in città dall’8 al 30 dicembre, con protagonisti quattro organi magnifici. Ma ecco il progetto nei dettagli. Matteo da Prato fu il più grande costruttore di organi del Quattrocento e realizzò gli organi delle più importanti cattedrali toscane. Era conosciuto anche come Matteo degli Organi e aveva il laboratorio a Galciana, dove gli sono intitolate due strade. Oggi gli organi da lui costruiti sono scomparsi, ma esistono sue canne all’interno di vari strumenti rifatti nei secoli successivi, canne che sono fra le più antiche esistenti al mondo. La rassegna promossa dall’Associazione Prato per Zipoli - che da anni promuove la musica organistica e zipoliana, compreso il festival dedicato al più grande compositore pratese – insieme all’Associazione Organistica Udinese - che ha messo i fondi per la realizzazione dell’evento – ha un programma di grande interesse, ideato dai direttori artistici delle due associazioni, i rinomati organisti Gabriele Giacomelli (docente al Conservatorio di Bologna) e Beppino Delle Vedove (direttore del Conservatorio di Udine).

La rassegna inizia domenica 8 dicembre alle 21 nella Chiesa di Santa Maria Maddalena a Tavola, dove nell’occasione verrà inaugurato l’organo a canne voluto dal parroco don Alessandro Magherini e interamente finanziato grazie a un lascito del precedente parroco, don Uberto Fedi, scomparso nel 2020. Si tratta di un pregevole strumento interamente meccanico costruito dall’organaro aretino Paolo Ciabatti, dotato di tastiera e pedaliera con 15 registri oltre all’usignolo. Ciabatti per la composizione fonica – che è molto ricca e variegata - si è ispirato agli organi ottocenteschi della dinastia Paoli di Campi Bisenzio. Il musicista che inaugura lo strumento è Enrico Zanovello, organista e direttore di fama internazionale, docente al conservatorio di Vicenza, che suonerà musiche di Bach, Mozart, Zipoli. Il secondo concerto è in programma lunedì 16 dicembre alle 21 presso nella chiesa di San Francesco. Il magnifico organo Ghilardi-Lorenzini sarà suonato dal virtuoso Enrico Viccardi, docente al conservatorio di Parma, che presenta un impegnativo programma interamente dedicato a Johann Sebastian Bach. Viccardi sta incidendo l’opera omnia del più famoso organista di tutti i tempi su organi italiani e questo concerto prelude alla realizzazione di un cd che sarà registrato proprio sull’organo di San Francesco. Il 16 suonerà, fra gli altri brani, la Passacaglia in Do minore del maestro tedesco. La rassegna si conclude lunedì 30 dicembre alle 21 in duomo con il doppio concerto di Beppino Delle Vedove. Il rinomato maestro udinese suonerà sia l’organo antico della Cappella del Sacro Cingolo che il grande organo a trasmissione elettrica costruito da Ruffatti nel secolo scorso. Il programma inizierà quindi con musiche del periodo barocco per concludersi con celebri composizioni quali il Concerto in re minore da L’Estro armonico di Vivaldi trascritto per organo da Bach, la Sonata VI per organo di Mendelssohn e la Sonata I di Guilmant. La rassegna si svolge in memoria di Piera Bertocci Giacomelli, madre del maestro Gabriele Giacomelli, recentemente scomparsa. L’ingresso ai concerti è libero.