
La famiglia Bonino al completo: da sinistra Daniele, la moglie Samantha, 44 anni, Matteo di 11 anni e Ginevra di 15 anni
Prato, 13 marzo 2017 - PARCHEGGIATO in cassa integrazione, ma con la voglia di non farsi deprimere dalla crisi. Per Daniele Bonino, 46 anni, e la sua famiglia, la moglie Samantha di 44 anni, i figli Ginevra di 15 anni e Matteo di 11 anni, la crisi è infatti diventata il motore per lasciare Prato e l’Italia e trasferirsi a vivere all’estero.
«Una scelta radicale per compiere la quale abbiamo venduto tutto, ma proprio tutto, e ci siamo trasferiti all’isola Mauritius, la perla dell’Oceano Indiano». Bonino ha raccontato la sua storia sul sito italianiovunque e in pochissimi giorni le sue avventure sono state visualizzate da 4.435 persone.
«SONO originario di Lucca, diplomato alla scuola alberghiera di Montecatini e ho fatto esperienze nel campo del commercio di tessuti e dell’animazione, ho sempre viaggiato moltissimo - racconta - Dopo la perdita del lavoro, ho fondato un’agenzia di animazione. Mia moglie, che lavorava in uno studio pediatrico, da tempo nutriva il sogno di lasciare Prato, non più prospera come un tempo, per cercare nuove opportunità». Oggi quel sogno della famiglia Bonino si è realizzato, anche se concretizzarlo non è stato uno scherzo. «Tutto è iniziato nel febbraio 2015. Ora viviamo a Grand Baie: mia moglie dirige una gelateria con le complicazioni del caso, anche nel modo di gestire il personale mauriziano che ha ritmi diversi da quelli pratesi - spiega Bonino - Io sono impegnato in attività sia di animazione che di promozione immobiliare. Collaboro con una società di consulenza per stranieri che vogliono investire quaggiù». Le peripezie non sono mancate prima di raggiungere una stabilità in un Paese completamente diverso da Prato. «All’inizio ho provato con il Canada - ricorda Daniele - ma non mi è sembrata una scelta vantaggiosa per tanti motivi, fra cui anche il clima. Poi l’idea di un cambio vita alle Mauritius nata da un viaggio nell’isola a trovare un amico del posto. Mi sono informato sui documenti necessari e le procedure per il trasferimento. Così dal 2014 ho pensato seriamente di trasferirmi.
Per farlo mi occorreva ottenere un permesso di lavoro e residenza, che il governo locale riconosce ai cittadini stranieri con un capitale minimo da investire in un progetto imprenditoriale». Il progetto di Daniele era quello di aprire un parco giochi per bambini con pizzeria, poi dopo un primo sì del Governo locale ha dovuto cambiare idea e rischiato di tornare in Italia. Poi la svolta col lavoro della moglie Samantha, la prima ad avere la nuova residenza. «Oggi siamo sereni e i bambini sono integrati a scuola. Chi vuole cambiare Paese e venire a vivere in questo paradiso non esiti a contattarmi su Faceboo».
Sara Bessi