Moria di pesci nel Bisenzio all’altezza del Fabbro, nel comune di Cantagallo. La segnalazione è scattata per la presenza di numerosi pesci morti sulla superficie dell’acqua che ha destato allarme tra i residenti. Sul posto è intervenuto il personale di Arpat insieme a quello della Polizia Provinciale. I tecnici hanno verificato che la portata del fiume era sensibilmente ridotta e l’acqua non scorreva. Nella zona segnalata l’acqua del fiume appariva più scura: Arpat e polizia provinciale hanno prelevato campioni sui pesci che sono stati inviati all’istituto zooprofilattico di Pisa, mentre Arpat sta analizzando le acque. Non sembra che sia un problema di ossigenazione, come inizialmente ipotizzato vista le le piogge assenti e la siccità diffusa. Piuttosto sembra un problema legato alla perdita di un tubo della fognatura.
I pesci morti sono stati rimossi dall’amministrazione comunale, per evitare che inizi la putrefazione e quindi creare ulteriori problemi alla fauna ittica.
Gli operatori intervenuti hanno eseguito due campioni di acqua superficiale del fiume, effettuando misurazioni strumentali del pH, della temperatura e dell’ossigeno disciolto che non hanno mostrato specifici problemi legati ad anossia del corpo idrici.
"Da una prima verifica del pozzetto, in riva sinistra del Bisenzio, è apparsa ipotizzabile una rottura della fognatura nel tratto di attraversamento del fiume, confermata dall’immissione nel pozzetto, posto in via di Moschignano - spiega una nota di Arpat - di un tracciante colorato (piccola quantità di fluorescina), che, dopo circa un quarto d’ora, è risultato visibile sulla pescaia. I tecnici di Publiacqua anno ritenuto necessaria una video ispezione del tratto fognario che sarà effettuata a metà mese, approfittando della chiusura delle industrie che si trovano a monte del fiume".
Il 26 luglio il personale del dipartimento di Arpat Prato aveva già effettuato un sopralluogo nel medesimo punto della pescaia del Bisenzio per una segnalazione di moria di pesci da parte della polizia municipale di Vaiano.
Silvia Bini