REDAZIONE PRATO

Piaga sacchi neri. Controlli sui registri di carico e scarico

Gli scarti tessili sono classificati come rifiuti speciali

La sindaca Ilaria Bugetti, Lorenzo Perra presidente di Alia Multiutility, il vicesindaco Simone Faggi e. Alberto Irace ad di Alia Multiutility

La sindaca Ilaria Bugetti, Lorenzo Perra presidente di Alia Multiutility, il vicesindaco Simone Faggi e. Alberto Irace ad di Alia Multiutility

Per smaltire una tonnellata di scarti tessili servono 220 euro. Da gennaio a settembre sono stati effettuati 317 interventi di recupero di sacchi neri per un totale di quasi 600 tonnellate di rifiuti. Mediamente ogni anno sono circa mille le tonnellate di ritagli di confezione gettati illegalmente, invece che smaltiti attraverso canali legali. Aliapp si inserisce a pieno nell’ambito delle strategie messe in campo dal Comune per combattere un fenomeno tanto odioso quanto pericoloso per l’ambiente. Il servizio inaugurato ieri riguarda infatti anche gli abbandoni di rifiuti tessili, uno dei problemi più sentiti sul territorio pratese, visto che interessa il 15% degli episodi di abbandono.

Una strada prioritaria, fra i rifiuti particolari, viene riservata agli scarti tessili, con un tempo di rimozione garantito di 48 ore a partire dal momento della segnalazione. Un impegno importante per Alia, vista la frequenza di questo tipo di intervento, testimoniata da un dato: oltre 35 interventi ogni mese, in media più di uno al giorno.

"Ci avviciniamo sempre più a servizi on demand, più flessibili e puntuali rispetto agli attuali", spiega il vicesindaco Simone Faggi. "L’azienda sta facendo un investimento su questo fronte che noi siamo pronti a cogliere. Il ritiro entro 48 ore dei sacchi neri abbandonati ci consente di completare la strategia messa in campo con la polizia municipale per arginare il triste fenomeno che negli ultimi mesi è tornato ad aggravarsi dopo un periodo di tranquillità. Non basta trovare, sanzionare e denunciare i responsabili di tali abbandoni, dobbiamo anche ripulire il territorio per evitare danni all’ambiente".

Grande impegno e sempre più energie in campo quindi per combattere comportamenti incivili che configurano un reato ambientale che preveda una ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Ogni abbandono viene infatti segnalato da Alia alla polizia municipale per i provvedimenti del caso. E tra le azioni proposte anche durante l’ultima commissione consiliare 3 che si è occupata proprio del problema sacchi neri anche c’è l’introduzione di un registro di carico e scarico dei rifiuti speciali non pericolosi anche per le ditte che hanno meno di dieci dipendenti, e che attualmente sono escluse dall’obbligo oltre ad un aumento dei controlli sui registri nelle imprese che hanno l’obbligo di compilazione. Azioni mirate per diffondere la consapevolezza dell’importanza di tenere comportamenti corretti in materia ambientale e sanzionare coloro che nonostante tutto, ancora oggi, non rispettano le regole.

"Forniremo agli utenti interventi mirati e facilmente accessibili, garantiremo la piena tracciabilità dello scarto e grazie alla collaborazione e alla fiducia dei cittadini otterremo città più pulite e decorose, servizi a basso impatto ambientale e raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità - aggiunge Alberto Irace, amministratore delegato di Alia Multiutility -. Tutto questo apre a sistemi di retrocessione del valore ambientale ed economico conseguiti grazie a efficientamento e comportamenti virtuosi".

L’amministrazione mette in campo una serie di interventi mirati a scovare e sanzionare chi getta rifiuti speciali nell’ambiente. La strategia è pronta. Più fototrappole, indagini approfondite sullo scarto tessile per risalire all’azienda che lo ha prodotto e una nuova modalità di recupero attraverso Aliapp in grado di garantire il rispetto dell’ambiente e più decoro.

Silvia Bini