Piaga sacchi neri. Fototrappole e controlli per colpire i responsabili. La pulizia entro 48 ore

Faggi: "Nessuno sconto a chi getta gli scarti di lavorazione nell’ambiente"

Piaga sacchi neri. Fototrappole e controlli per colpire i responsabili. La pulizia entro 48 ore

Faggi: "Nessuno sconto a chi getta gli scarti di lavorazione nell’ambiente"

Battere l’odioso fenomeno gli abbandoni di sacchi neri. L’amministrazione cambia strategia e mette in campo una serie di azioni mirate a scovare e sanzionare chi getta rifiuti speciali nell’ambiente. Ora basta. Un fenomeno ciclico che torna a più riprese portando degrado e indignazione oltre che spese per i cittadini visto che i rifiuti gettati in strada vengono poi recuperati da Alia.

La strategia è pronta. Più fototrappole, indagini approfondite sullo scarto tessile per risalire all’azienda che lo ha prodotto e una nuova modalità di recupero che garantisca il rispetto dell’ambiente e più decoro.

Sono le azioni che l’amministrazione comunale mette in campo per contrastare l’abbandono dei sacchi neri, fenomeno che dopo un periodo di tranquillità, è tornato prepotentemente all’ordine del giorno. Le segnalazioni quotidiane si moltiplicano. In queste settimane la polizia municipale ha potenziato i controlli e gli appostamenti riuscendo in un paio di occasioni a intercettare furgoni carichi di scarti tessili prima che fossero abbandonati sul territorio.

"Ringraziamo la Municipale per l’impegno profuso che ha permesso di ottenere risultati importanti - afferma il vicesindaco Simone Faggi -. Risultati che a breve ne produrranno altri perché i nostri agenti portano avanti un’attività di indagine capillare per risalire al produttore dello scarto, ossia a colui che ha commissionato ad altri gli scarichi abusivi. Non basta colpire chi effettua gli abbandoni, dobbiamo risalire anche ai registi dell’operazione e colpirli mettendo in campo tutte le azioni e le sanzioni che il nostro ordinamento ci mette a disposizione. E’ inaccettabile e ingiustificabile. Non è possibile che vengano scaricate sulla comunità e sul territorio gli scarti della attività produttive".

Saranno inoltre potenziati il numero di fototrappole presenti sul territorio e la strumentazione tecnologica in dotazione alla Municipale: le fototrappole sono telecamere posizionate in luoghi precisi (dove avvengono più frequentemente gli abbandoni illegali) per beccare sul fatto i malfattori.

La strategia di contrasto al fenomeno prevede anche una nuova modalità di recupero degli abbandoni sia per limitare al massimo le conseguenze per l’ambiente che migliorare il decoro della città.

Comune e Alia Multiutility stanno lavorando a un progetto che permetta agli operatori di recuperare i sacchi neri lasciati sul territorio più velocemente rispetto al passato. Dal momento della segnalazione l’intervento dovrà avvenire entro 48 ore. "Presenteremo il nuovo servizio all’inizio di settembre - conclude Faggi - Lo stiamo mettendo a punto in questi giorni".

La strategia è chiara e l’impegno al massimo: solo nelle ultime due settimane sonio stati sequestrati dalla polizia municipale 1 tonnellata e 600 chili di scarti di lavorazione, che sarebbero finiti nei campi tra Tavola e Iolo se non fosse stato per il blitz degli agenti.

Le discariche abusive sono un fenomeno tanto odioso quanto oneroso: inciviltà che pesa sulle tasche dei contribuenti e quindi alla collettività oltre 20 milioni di euro all’anno: su Prato si parla di 415 tonnellate di rifiuti rimossi dalle strade in sei mesi. Una delle strade prese di mira è via Pasquinelli a Tavola. Una quantità immensa che dà la misura di quanto sia ancora odioso e frequente il fenomeno degli abbandoni.

Silvia Bini