MARIA SERENA QUERCIOLI
Cronaca

"Piazza, scelta politica che rivendichiamo"

Esposto su piazza XX Settembre presentato in Procura e alla Corte dei Conti dal Comitato “Noi in piazza“, il presidente...

Esposto su piazza XX Settembre presentato in Procura e alla Corte dei Conti dal Comitato “Noi in piazza“, il presidente...

Esposto su piazza XX Settembre presentato in Procura e alla Corte dei Conti dal Comitato “Noi in piazza“, il presidente...

Esposto su piazza XX Settembre presentato in Procura e alla Corte dei Conti dal Comitato “Noi in piazza“, il presidente della Commissione bilancio chiarisce il lavoro svolto sino ad ora.

"Il Partito democratico – scrive Alessandro Mancini (nella foto), presidente della Commissione – si conferma il partito della “necessità indotta”: prima distrugge una piazza storica poi tenta di convincere i propri elettori di essere l’unico in grado di risolvere il problema. La tanto vituperata “variante” introdotta da questa amministrazione è stata una scelta politica che rivendichiamo con forza. Lo avevamo proposto in campagna elettorale ed abbiamo mantenuto la promessa". Uno dei punti dell’esposto riguarda proprio la variante.

"Mi pare tra l’altro molto curioso che durante i “numerosi incontri” con la cittadinanza - prosegue Mancini - per discutere inizialmente il progetto, non fossero emerse perplessità sul tema viabilità. Voglio arrivare per onestà intellettuale ad assecondare qualche delatore. È vero: abbiamo peccato di inesperienza. E lo abbiamo fatto non presentando un esposto nei confronti della Giunta precedente per l’aver dato il via ad un’opera dal dubbio gusto estetico, dal pessimo rispetto del valore storico e dal terrificante impatto economico. Perché se oggi ci si indigna per un ritardo di cantiere mi resta difficile credere che gli stessi cittadini firmatari del’esposto fossero stati a conoscenza dei reali costi del progetto originale (1 milione 300 mila euro) e del costo della discutibile opera d’arte che supera i 100 mila euro - e non abbiano sollevato alcuna obiezione in merito. Nessuno di noi vuol sperperare denari pubblici. Anche perché la vecchia gestione ci ha lasciato in eredità quasi 5 milioni di euro di mutui con oltre 3 milioni di euro di residuo".