Domenica di ’strike day’, ovvero si è alzato il sipario su una giornata di sciopero e picchetti nel distretto tessile e moda. A segnalarlo è il sindacato Sudd Cobas che intende "aiutare il movimento 8x5 ad arrivare dove le cose sono più difficili: i protagonisti di questo (e dei prossimi) strike days saranno gli operai delle piccole e piccolissime imprese, dove il processo produttivo viene frammentato per frammentare le possibilità di organizzazione. Dove il supersfruttamento, spesso, si fa ancora più violento", si legge in una nota stampa. Sono cinque le aziende a conduzione cinese in cui ieri (e per tutta la notte) è stato aperto il fronte dello sciopero con picchettaggi e presidi di fronte agli stabilimenti da parte di sindacalisti ed operai.
"I lavoratori che lavorano con il sistema delle 12 ore sette giorni non hanno diritto alla malattia pagata né tanto meno alle ferie, viene chiesto di restituire la tredicesima. Non hanno giorno di riposo né diritto ad un permesso retribuito – si legge ancora –
La sfida e l’obiettivo è dimostrare che in questo distretto chi si ribella al supersfruttamento non è più solo. E anche se si parla della crisi della moda, nel distretto c’è chi continua a lavorare dodici ore al giorno". I picchetti interessano le seguenti fabbriche dislocate tra Prato, Tavola e Seano: confezione Lin Weidong (borse e cinture), Ly Zhong Zipper (taglio di zipper su misura), tessitura Sofia, stireria Tang, 3 Desy (piccola logistica del tessile).