ANNA BELTRAME
Cronaca

Pieri lascia Forza Italia: "Non è più la mia casa. Manca un progetto e l’ascolto non c’è"

Dopo 31 anni la fondatrice del partito a Prato dice addio."Scelta sofferta dopo mesi di delusioni e vani tentativi di dialogo. In consiglio comunale resto da indipendente, con la stessa passione per la politica e la città".

Rita Pieri, storica militante di Forza Italia, dice addio al partito e resta in consiglio

Rita Pieri, storica militante di Forza Italia, dice addio al partito e resta in consiglio

Dopo 31 anni Rita Pieri lascia Forza Italia. Domenica al congresso comunale del partito era tra gli illustri assenti. Solo una decina di partecipanti ha votato la nuova coordinatrice comunale Silvia Guarducci, seduta accanto alla coordinatrice provinciale e deputata Erica Mazzetti.

Rita Pieri, perché non ha partecipato al congresso?

"Perché quel congresso non rappresenta lo spirito di Forza Italia, non rappresenta me. Dieci persone ad acclamare...".

Come mai così poche?

"Perché da mesi, posso dire da anni, a Prato manca un percorso vero di confronto, di condvisione. Le posizioni del coordinamento provinciale se va bene le leggiamo sui giornali. Nonostante gli ostacoli, abbiamo provato a sollevare il problema, a cercare occasioni di dialogo. Inutilmente. Negli ultimi mesi le cose sono ulteriormente peggiorate".

Lascerà il partito?

"Sì. Questa Forza Italia non è più casa per me. Dopo il deludente risultato delle ultime elezioni non c’è mai stata l’occasione di fare un’analisi seria della sconfitta, di iniziare un percorso nuovo, di immaginare un progetto per il futuro, valorizzando i giovani che ci sono e quelli che potrebbero esserci, come disse Alberto Magnolfi alla Nazione lo scorso settembre"

Una scelta sofferta?

"Tanto sofferta, maturata in mesi di delusioni. Forza Italia sono 31 anni della mia vita".

E’ stata tra le fondatrici del partito a Prato.

"Sì. Non mi occupavo di politica allora. La mia stella polare era, come adesso, la libertà. Quando Berlusconi annunciò la sua discesa in campo, sentii subito il desiderio, direi la necessità, di partecipare a quel progetto. Dopo Tangentopoli, in quel clima così difficile per il Paese, la sua carica di energia e di libertà furono determinanti anche per me".

Trent’anni: li racconti in poche parole.

"Non ho mai usato il partito per interessi personali o per mantenere posizioni istituzionali. Quello che ho fatto, l’ho fatto per passione. Non ricordo neanche più quante iniziative, quanti progetti, quante campagne elettorali, fatte per gli altri e per me, tutte le volte che mi è stato chiesto. Ricordo l’entusiasmo di tante persone, tanti momenti molto belli, che resteranno sempre nel mio cuore".

Per due volte avrebbe voluto essere candidata sindaca.

"E’ così. Non è successo, ma sia nel 2019 che nel 2024 mi sono impegnata per la vittoria del centrodestra, l’anno scorso a fianco dell’amico Gianni Cenni, con la passione e la determinazione di sempre. Adesso qualcosa si è rotto. Arriva il momento in cui senti, lo sai, che non è possibile rimettere insieme i cocci".

Il consiglio comunale?

"Resto, da indipendente. Per dare ancora il mio contributo alla città, a tutte le persone che cercheranno in me un aiuto e un ascolto, come ho sempre fatto. Per essere al fianco dei colleghi del centrodestra, specialmente i più giovani, per trasmettere come posso la mia esperienza. Per esercitare il mio ruolo di consigliera, in modo costruttivo e rispettoso, nell’esercizio attento del ruolo di opposizione".

Dopo trent’anni in Forza Italia, chi vuole ringraziare?

"Le amiche di Azzurro Donna: negli ultimi anni bui di Forza Italia i nostri incontri e i nostri progetti sono stati momenti di luce. L’ex coordinatore regionale Stefano Mugnai, che ha sempre creduto in me e che da Forza Italia se ne è andato. L’ex coordinatore provinciale Riccardo Mazzoni, anche lui non più in Forza Italia, che si è battuto perché facessi parte della giunta di Roberto Cenni, un’esperienza fondamentale. L’amico Alessandro Giugni, di cui ho sempre apprezzato serietà, competenza e lealtà. Rivedo i volti di tante persone che in 31 anni ho incrociato, con le quali ho condiviso pezzi di vita. Non posso citarle tutte, ma Giorgio Silli lo voglio ricordare: c’è sempre stato, anche dopo la sua scelta di lasciare il partito. Indimenticabile la campagna elettorale fatta insieme per la sua prima elezione in Parlamento. Sono tanto contenta del suo ruolo da sottosegretario agli Esteri: gli sta a pennello".

Rimpianti?

"No. Delusione tanta. Ma anche ricordi, bellissimi. E ora si apre un altro capitolo. Con la passione e la libertà di sempre".