Prato, 19 ottobre 2024 – Un’altra notte di paura quella vissuta dai residenti di Prato e Montemurlo fra giovedì e venerdì a causa degli intensi temporali. La protezione civile ha tenuto sotto controllo la situazione e, tutto sommato, i danni registrati non sono stati molti, a parte qualche momento di criticità. E’ chiaro che le domande che i cittadini continuano a porsi sono “quando finirà quest’incubo”, “che cosa succederà se dovesse piovere ancora”. Le piogge intense fanno risprofondare nella paura di una alluvione, come accaduto un anno fa, e i continui fenomeni che si creano ogni volta che piove in maniera forte dimostrano come il nostro sia un territorio molto fragile sotto il profilo del rischio idrogeologico.
Tornando all’altra notte, le situazioni più delicate in città sono state quelle in via di Cantagallo a Figline e in via Anita Garibaldi. La protezione civile ha dovuto chiudere via di Cantagallo per un paio d’ore a causa dei detriti che si sono accumulati sulla strada in via del Malcantone, sopra il cimitero. Intorno alle 1,15 della notte il Ficarello ha fatto una piccola tracimazione all’altezza di via Anita Garibaldi: i volontari hanno provveduto a mettere sacchetti di sabbia a protezione delle abitazioni e la situazione di pericolo è rientrata quasi subito. Chiaramente i sorvegliati speciali sono stati Ficarello, Bagnolo, Bardena e Vella dove gli argini sono più fragili. Alle due della notte Bisenzio e Ombrone erano sopra il primo livello di guardia. Un piccolo allagamento, che per fortuna non ha interessato le case, si è registrato in via di Poggio Secco, mentre un tratto di via Giolica di Sotto (tra i numeri civici 1 e 3) è stato chiuso per il cedimento dell’asfalto. Dal Comune fanno sapere che per permettere l’accesso dei frontisti il tratto fino all’incrocio con via Macione sarà a doppio senso di marcia.
Diversi allagamenti si sono avuti anche in via Firenze, tra il Tennis club e il benzinaio, dove i residenti sono scesi in strada per aprire e ripulire i tombini (ostruiti non solo dalle foglie ma perfino da barattoli di latta) che non ricevevano più acqua. Ieri mattina l’assessore ai Lavori pubblici Marco Sapia ha fatto un sopralluogo in zona. Su questo tema è intervenuta la consigliera comunale della Lista Cenni, Rossella Risaliti. “Ringrazio di cuore i residenti che si sono attivati per la pulizia dei tombini – ha scritto – Il problema serio è la mancata manutenzione, competenze che non sono ben chiare”. Nella notte è stato chiuso il sottopasso di Pratilia e la sindaca Ilaria Bugetti ha interdetto l’accesso alle piste ciclabili. Al Rodari, invece, si sono allagati i corridoi e infiltrazioni di acqua sono state segnalate alle Don Bosco.
Stessa storia a Montemurlo, territorio duramente colpito dall’alluvione dell’anno scorso e dove i problemi di allagamenti permangono tutt’ora. Via Montalese è finita di nuovo sott’acqua mentre il Bagnolo è tornato a fare paura. I residenti hanno segnalato a più riprese sui social durante la notte che nella zona i lavori di ripulitura di fogne e tombini non sono ancora stati eseguiti. Video di denuncia sono stati girati dai cittadini dal ponte di Morecci, sopra il torrente Stregale. Il fosso con la violenza dell’acqua è uscito fuori dall’alveo, trovando un’altra strada, e ha saltato la griglia di contenimento dei detriti.
I due Comuni, comunque, si sono attivati per mettere mano a quelle situazioni più critiche. In particolare il Comune di Prato ha spiegato di aver speso in 10 mesi oltre 8 milioni di euro per i lavori di somma urgenza legati ai danni causati dall’alluvione. Fra i lavori in corso ci sono quelli sulla Bardena in via San Martino per Galceti dove sono cominciati gli interventi per la ricostruzione dell’argine, del muretto e della strada crollati un anno fa. Un intervento che da solo costa 500mila euro (350mila di lavori). E’ invece partito l’iter per risolvere le due questioni aperte a Figline: sul ponte dove è crollata la spalletta (è appena arrivato il via libera per il vincolo paesaggistico) e lungo la Bardena, nei pressi del cimitero, per il rifacimento del bordo strada. A Montemurlo sono in corso da qualche giorno gli interventi per rimuovere e allontanare il sedimento fluviale accumulatosi nell’alveo del fosso Stregale, a monte dell’imbocco del tratto tombato sotto l’abitato in via Morecci.
Laura Natoli