
La piscina di via Roma: in partenza i lavori per il tunnel dagli spogliatoi al piano vasca
Per la piscina di via Roma entro il fine settimana partiranno i lavori per la creazione di un percorso coperto dagli spogliatoi al piano vasca. Quanto al nuovo impianto del nuoto di Iolo, una delle ditte che si erano aggiudicate l’appalto intergrato ha manifestato al Comune di Prato la volontà di recedere. Ecco le ultime novità sul fronte degli impianti, ma andiamo per ordine. Nella piscina di via Roma, lo ricordiamo, gli agonisti possono di nuovo allenarsi da qualche settimana, dopo il cantiere che ha interessato fra l’ottobre dello scorso anno e lo scorso gennaio la vasca ed il piano vasca, con la sostituzione delle mattonelle. Interventi effettuati per rispettare le prescrizioni dell’Asl e che saranno completati la settimana prossima, proprio con il tunnel mobile da 15mila euro. L’argomento è approdato anche in consiglio comunale, con un’interrogazione presentata dalla consigliera della Lista Cenni Rossella Risaliti. "La piscina di via Roma è un impianto con problematiche complesse da risolvere. Stiamo lavorando per arrivare in fondo nel miglior modo possibile e con tempi certi. Il tunnel ha richiesto una progettazione specifica, con un’attenzione particolare al vento – ha risposto la sindaca Ilaria Bugetti - abbiamo chiesto, in virtù di quanto avvenuto talvolta negli scorsi anni con il pallone, una progettazione ad hoc". Nel frattempo il Comune ha disposto i primi rimborsi per le società sportive che, a causa dei lavori sulla vasca, hanno dovuto rinunciare alla struttura di via Roma per gli allenamenti: per il momento risultano circa 6500 euro complessivi erogati ad enti o società a titolo di rimborso, principalmente per coprire i costi del trasporto dei tesserati sino alla piscina di Comeana (per chi aveva scelto quella soluzione transitoria).
Quanto al cantiere del futuro "Stadio dell’Acqua" di Iolo, c’è uno sviluppo ulteriore: una delle aziende coinvolte nell’opera, che fa parte del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dell’appalto, ha manifestato l l’intenzione di recedere per "sopravvenute esigenze organizzative". Un recesso che non dovrebbe tuttavia incidere sull’opera, fanno sapere dal Comune, in quanto "le imprese rimanenti sono in possesso dei requisiti di qualificazione idonei a realizzare gli interventi in oggetto". La scadenza da rispettare, ad ogni modo, è sempre la solita: trattandosi di un maxi-cantiere co-finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sarà necessario concluderlo entro il primo scorcio del prossimo anno.
Giovanni Fiorentino