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Cronaca

Poche iscrizioni, chiude l'asilo di San Giorgio a Colonica

Fu costruito nel dopoguerra dagli abitanti del paese

Un asilo nido

Prato, 9 luglio 2014 - Era il luglio  del 1947 quando le suore della Congregazione delle Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano varcarono per la prima volta la soglia del locale che, «mattone su mattone, centesimo su centesimo, il popolo tutto di San Giorgio in nobile gara ha costruito per i propri ragazzi». A darne notizia era l’Osservatore Toscano che in un lungo articolo pubblicato il 27 luglio del 1947 raccontava la mobilitazione popolare che aveva portato alla costruzione del primo asilo della frazione. Oggi, 67 anni dopo la grande festa che portò all’inaugurazione della scuola così fortemente voluta dai cittadini, San Giorgio a Colonica dovrà dire addio a quella che per così tanto tempo è stata la «casa dei ragazzi». A giocare un ruolo determinante nella chiusura della materna di via del Ferro sono stati i problemi finanziari. L’asilo il 30 giugno infatti ha chiuso i battenti e non riaprirà più, provocando grande sconcerto e dispiacere in tutti i residenti della zona, molti dei quali ricordano i tanti sforzi che le famiglie del luogo fecero per dotare la frazione di un servizio che adesso tornerà a mancare. L’immobile che fino a poche settimane fa ospitava la scuola è di proprietà della parrocchia mentre la gestione era affidata all’istituto di educazione religiosa e assistenza morale della diocesi.

A dare l’annuncio alle famiglie è stato lo stesso istituto di educazione che ha convocato diverse riunioni per mettere a conoscenza le famiglie della situazione. Purtroppo le iscrizioni per il prossimo anno sarebbero state appena sufficienti per attivare una sezione di scuola dell’infanzia, un numero troppo basso rispetto ai costi di gestione che comunque ci sarebbero stati per mantenere una struttura aperta. La diocesi si è resa disponibile anche a fare uno sforzo economico pur di lasciare aperta una scuola così storica a patto però che le iscrizioni avessero permesso di attivare almeno due sezioni. Purtroppo non è stato possibile, alle famiglie che sono state tutte contattate è stata comunicata la disponibilità ad accogliere i bambini nelle altre scuole cattoliche.

Silvia Bini