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Poggio a Caiano, via ai lavori per la casa di comunità. ‘Sarà un mini ospedale’

Giani: “Vogliamo avvicinare i servizi ai cittadini, portarli in maniera diffusa dove i toscani vivono venendo incontro in questo modo ai bisogni anzitutto di anziani e malati cronici”

Prato, 22 gennaio 2025 – Il presidente della Regione Eugenio Giani ha inaugurato l’avvio dei lavori per la nuova casa di comunità di Poggio a Caiano, alla presenza del sindaco Riccardo Palandri, del direttore generale Valerio Mari e del presidente Sds Prato Sandro Malucchi che è anche presidente della conferenza dei sindaci. Per la direzione aziendale Asl Toscana Centro erano, inoltre, presenti, le dottoresse Simona Dei e Rossella Boldrini, rispettivamente direttore sanitario e direttore dei servizi sociali.

“Quella di puntare sulla crescita della sanità territoriale e sulle case e ospedali di comunità è stata una scelta politica – rivendica il presidente Eugenio Giani - Vogliamo avvicinare i servizi ai cittadini, portarli in maniera diffusa dove i toscani vivono venendo incontro in questo modo ai bisogni anzitutto di anziani e malati cronici. E vogliamo qualificare i servizi che offriamo”.

poggio ambulatorio Asl nuovo
L'avvio dei lavori a Poggio a Caiano (foto Attalmi)

“Abbiamo voluto – prosegue Giani - implementare la rete di quei mini presidi che diventano le case di comunità: un punto fisico di riferimento, assieme agli ospedali di comunità, quando non risponde il medico di base. Un luogo dove lavoreranno medici di famiglia e pediatri, dieci ne sono previsti a Poggio a Caiano, ma anche specialisti, un luogo dove ci saranno gli infermieri di comunità e dove i medici di base che aderiranno ad un progetto che stiamo promuovendo potranno svolgere diagnostica di primo livello, con un ecografo ad esempio, utilizzando le apparecchiature che come Regione metteremo a disposizione”.

“Con il Pnrr – conclude – abbiamo finanziato 77 case di comunità, ma anche 24 ospedali di comunità e 37 centrali operative territoriali”. Alla cerimonia erano, tra gli altri, presenti, anche il consigliere regionale Martini e il vicesidaco di Carmignano, Federico Migaldi. Le caratteristiche, strutturali, tecniche organizzative e funzionali, della nuova CdC, sono state descritte da: Lorena Paganelli, direttore SDS Zona Prato, Laura Tattini, coordinatore sanitario SDS Zona Prato, Francesco Napolitano, direttore dipartimento area tecnica AUSL Toscana Centro insieme a Sara Allegranti, direttore struttura operativa complessa manutenzione e immobili. Era anche presente il dottor Gianni Salvadori, Medico Di Famiglia Coordinatore AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale).

"Ad oggi la nostra azienda sanitaria ha già attestato, attraverso il percorso di accreditamento con Agenas, ben 22 case di comunità che corrispondono ai requisiti strutturali, funzionali e organizzativi richiesti dal Decreto Ministeriale 77. Sono al momento invece 3 gli ospedali di comunità già operativi (a Firenze, Prato e Pistoia) e altri 6 (a Borgo San Lorenzo, Figline, Monsummano Terme, Signa, San Miniato e Castelfiorentino) saranno aperti nei prossimi mesi. Sono, inoltre, già state attestate anche 16 COT - Centrali Operative Territoriali-. Gli investimenti sulle strutture del territorio ed il potenziamento delle attività è in continua evoluzione e contiamo: entro il 2026, sarà completa l'intera rete dei servizi territoriali aziendali" - ha fatto sapere il direttore generale Mari.

Iniziati lo scorso settembre con un termine previsto entro 14 mesi circa, i lavori alla CdC prevedono l’edificazione della nuova struttura tramite l'ampliamento dell’attuale distretto sanitario (superficie lorda attuale circa 375 metri quadri a cui si andranno a sommare gli spazi esistenti) e pertanto la superficie complessiva risulterà più del doppio di quella attuale con circa 890 m2 a disposizione di servizi amministrativi, Cup, punto prelievo, ambulatori, spazi di accoglienza, continuità assistenziale (guardia medica) oltre al Pua , il punto unico di accesso che nasce per facilitare l'accesso alle prestazioni e orientare i cittadini che poi saranno presi in carico, e sarà rivolta ai cittadini di Poggio a Caiano e di Carmignano.

La nuova di casa di comunità sarà funzionalmente organizzata per erogare prestazioni sanitarie, socio-sanitarie ed assistenziali di prossimità; le aree presenti all'interno saranno quelle relative alle cure primarie (con un nucleo di medici e pediatri di famiglia), all’assistenza di prossimità fino alla specialistica e ai servizi infermieristici.

Equipe multiprofessionali (dagli infermieri, ai medici, agli assistenti sociali, fino al personale amministrativo) offriranno ai cittadini risposte integrate ai loro bisogni di salute: risultano quasi diecimila i residenti nel Comune di Poggio a Caiano e quasi quindicimila i residenti nel Comune di Carmignano.