Poggio a Caiano riabbraccia Vittoria: "Vi spiego come è nato il trionfo"

La campionessa olimpica festeggiata in Comune al suo ritorno a casa: "I miei sacrifici sono stati ripagati"

Poggio a Caiano riabbraccia Vittoria: "Vi spiego come è nato il trionfo"

La campionessa olimpica festeggiata in Comune al suo ritorno a casa: "I miei sacrifici sono stati ripagati"

Il ritorno a casa della figliol prodiga. Nella giornata di ieri, Vittoria Guazzini è stata festeggiata nella sua Poggio a Caiano, con il sindaco Riccardo Palandri e l’assessore allo sport Piero Baroncelli ad accoglierla in Comune. Le celebrazioni ufficiali - e in grande stile - sono previste però in autunno, verso la fine di ottobre, dopo i Mondiali in Danimarca. La campionessa olimpica era accompagnata dalla sorella maggiore Virginia, mentre i genitori Beatrice e David erano impegnati con il lavoro, dopo aver seguito la figlia a Parigi e aver tifato per lei dalla tribuna del velodromo Saint Quentin-en-Yvelines.

Quali sono i programmi per chiudere la stagione 2024?

"Dovrò nuovamente iniziare gli allenamenti dopo qualche giorno di vacanza per preparare il Campionato Europeo su strada che si svolgerà a metà del mese di settembre. In occasione di quella competizione ci sarà l’impegno con la cronometro individuale".

Quindi oltre alla pista anche la strada.

"Ho iniziato nel ciclismo facendo per tanti anni attività su strada, prima di dedicarmi alla pista che - debbo confessare - mi ha regalato tantissime soddisfazioni, l’ultima delle quali, fantastica, solo qualche giorno fa a Parigi. Nelle gare a cronometro ricordo che nel 2022 da Under 23 ottenni il successo nel Campionato del Mondo, mentre due mesi fa a Grosseto ho vinto la maglia tricolore dopo una lotta fino all’ultimo metro con Elisa Longo Borghini. Quindi tra un mese sotto con la cronometro, sperando di ben figurare. In Belgio ci sarà anche la prova in linea".

Un mese più tardi, ad ottobre, ci sono i Mondiali.

"Certamente non va dimenticato il meeting iridato di metà ottobre in programma in Danimarca per concludere una stagione così intensa e di grandissime emozioni. Insomma, se guardiamo il futuro ci sono davanti altri due mesi intensi, poi magari si potrà parlare di una vera e propria vacanza e di qualche festa ufficiale".

Tra pochissimi giorni riprendono i viaggi da Poggio a Caiano a Montichiari, nel Bresciano.

"Ormai ci sono abituata grazie anche ai miei genitori che quando possono mi seguono sempre".

Mamma Beatrice ha detto che soffri la lontananza.

"Sono abituata ad avere babbo e mamma vicini, specie in occasione delle gare. Mi auguro che lo siano anche in futuro per chiudere questa stagione straordinaria. Voglio ringraziare tutto lo staff della Nazionale azzurra che ci ha messo nelle condizioni migliori durante i Giochi olimpici. Ci sono stati momenti esaltanti ed emozionanti a Casa Italia dopo i risultati ottenuti".

Ma come ti è venuto in mente l’allungo decisivo?

"Io e Chiara eravamo a un certo punto fuori dal contesto della gara, per cui mi sono chiesta che era il momento di provare a fare qualcosa, è stata un’azione non programmata, istintiva, sono partita in caccia come si dice in gergo e grazie anche a Chiara abbiamo guadagnato un giro e 20 punti che sono stati determinanti per vincere la gara e conquistare la medaglia d’oro. Guardandoci pochi secondi dopo la fine della gara ci siamo chieste, ma cosa abbiamo fatto".

Antonio Mannori