
Il procuratore Luca Tescaroli ha più volte lanciato l’appello per rafforzare gli organici delle forze di polizia. inadeguati rispetto al territorio
"La squadra mobile sta affrontando con un notevole impegno l’emergenza criminale che affligge il territorio pratese, con una carenza di un numero adeguato di personale rapportato al tessuto criminale della provincia laniera".
Lo ha ricordato in una nota il procuratore Luca Tescaroli spiegando di aver affidato le indagini dell’ultimo episodio violento avvenuto all’interno della comunità cinese – il grave ferimento della donna in auto – alla squadra mobile della polizia. Le indagini si presentano complesse: l’aggressore che non ha esitato a sparare alla testa della donna, è ricercato. Si tratta dell’ultimo caso di cui la squadra mobile, diretta da Andrea Belelli, si trova ad affrontare in una sola settimana. Nell’arco di sette giorni ci sono stati tre episodi inquietanti: il primo è il ferimento grave di un cinese all’interno del locale "Jld" di via Filzi. L’uomo, ricoverato a Careggi, lotta tra la vita e la morte per le botte ricevute in testa. Una donna è stata individuata e ora si trova agli arresti domiciliari. Il compagno, ricercato con l’accusa di tentato omicidio, non si trova. Appena a 48 di distanza c’è stata la violenta aggressione in via del Purgatorio, nel parcheggio del campo della Zenith. Dieci uomini hanno circondato e accoltellato un cinese che poi si è recato al pronto soccorso per farsi medicare. In questo caso le sue ferite non sono risultate gravi. Infine, il caso della donna a cui è stato sparato in testa. In mezzo c’è stato pure il duplice omicidio di una coppia di cinesi a Roma: una delle vittime era a processo per l’inchiesta Chinatruck. C’è da capire se tutti gli episodi possano essere collegati alla guerra in corso fra bande contrapposte di orientali il cui campo di battaglia non è solo Prato ma sconfina all’estero.
In questo clima di terrore si moltiplicano gli appelli del procuratore per potenziare l’organico delle forze di polizia e del tribunale, da sempre a corto di personale. Solo la procura, nei prossimi mesi, perderà quattro pubblici ministeri.
"Gli uffici giudiziari pratesi sono in grave sofferenza, sono inadeguati, sotto il profilo numerico, a rendere giustizia a un territorio complesso come quello pratese", aveva detto Tescaroli un mese fa presentando i risultati dell’inchiesta sull’esplosione al deposito Eni di Calenzano. In quell’occasione il procuratore aveva riportato l’attenzione sulle difficoltà che il circondario pratese vive sotto il profilo della carenza di organico in tribunale, in procura ma anche negli organici delle forze di polizia considerati "assolutamente sottodimensionati" rispetto a quelle che sono le esigenze del territorio. In procura ci sono otto magistrati sui nove previsti dalla pianta organica di cui quattro presto saranno trasferiti. Il tribunale ha solo tre gip che lavorano in una situazione di grande sofferenza per far fronte a tutte le richieste. Le forze di polizia non se la passano meglio. Di recente sono arrivati sei nuovi agenti per la squadra mobile e nove carabinieri che sono andati a rimpinguare l’organico senza però ulteriori aggiunte. Sempre pochi per la complessità del territorio.
L.N.