Polveriera Dogaia: "Scuola e formazione mancano del tutto . Sopralluoghi periodici"

La commissione consiliare 5 ha incontrato il garante dei detenuti "La Regione spende solo per Sollicciano". Fra i problemi emersi la difficoltà a reperire mediatori linguistici. "Prima verifica a settembre" .

Polveriera Dogaia: "Scuola e formazione mancano del tutto . Sopralluoghi periodici"

L’organico della penitenziaria è sottodimensionato da anni

Sovraffollamento in alcune sezioni, carenze di organico e di figure apicali, mancanza di corsi di formazione professionale, di scuole, laboratori e della biblioteca (chiusa da prima del Covid), oltre agli oggettivi problemi strutturali, fra cui le celle fatiscenti, molte delle quali senza docce, con materassi vecchi pieni di buchi e macchie, solo per citarne alcuni. Il "problema" carcere della Dogaia è stato affrontato ieri in commissione consiliare 5, presieduta dalla consigliera di maggioranza Rosanna Sciumbata, alla presenza del garante dei detenuti di Prato, Margherita Michelini. Un tema di attualità, e portato alla ribalta a causa dell’alto numero di suicidi fra i detenuti registrato negli ultimi mesi: 62 dall’inizio dell’anno in tutta Italia, fra cui tre a Prato (l’ultimo tre settimane fa quando a perdere la vita è stato un giovane di 27 anni di origini sinti).

Alla seduta erano presenti Edoardo Carli e Martina Cacciato del Pd, i consiglieri di minoranza Rita Pieri, Claudio Belgiorno e Leonardo Soldi. La garante dei detenuti ha fatto il punto della situazione: "I posti a disposizione sono 589, tre in più di quelli occupati – ha detto – Il sovraffollamento si registra solo nelle sezioni ordinarie dove sono in 65 a dividersi 40 posti, mentre dei 68 presenti in semilibertà sono occupati solo 24, per fare un esempio". Per quanto riguarda la struttura la garante ha sottolineato come "non ci sono gli aspiratori in bagno e le celle sono piene di scarafaggi e blatte mentre i materassi sono pieni di uova di cimici. Le docce nelle celle ci sono solo nella prima sezione". E poi la formazione: "La scuola soffre per la carenza di personale, spesso i detenuti arrivano tardi alle lezioni perché nessuno li accompagna e sono costretti ad andare via prima perché alle 11 c’è il pranzo".

La commissione, dopo aver riassunto i problemi del carcere, ha chiesto di attivarsi per fare dei sopralluoghi periodici a partire da settembre in modo da tenere sotto controllo la situazione. "Abbiamo intrapreso un iter importante e significativo – ha detto la consigliera di Forza Italia Rita Pieri – I sopralluoghi periodici serviranno a monitorare la situazione".

Fra le problematiche sul tavolo quello della totale assenza delle figure apicali, a cominciare dal direttore, di un organico che è in affanno e sottodimensionato rispetto alla struttura e al numero di detenuti. Ma la garante ha aggiunto che la Regione spende più soldi per "Sollicciano e meno per altri istituti penitenziari".

Il confronto con Pistoia è impietoso: "Pistoia è stato ristrutturato di recente – spiega Michelini – e spesso i detenuti vengono inviati a Prato anziché essere trattenuti lì".

Rita Pieri ha contestato il fatto che non ci sono mediatori linguistici. "Se il 50% dei detenuti è straniero come fanno a seguire le lezioni?", ha chiesto. La garante ha risposto che i mediatori linguistici "sono spesso neo laureati che non hanno esperienza nella mediazione culturale". Insomma un cane che si morde la coda. "Forza Italia ha intrapreso una campagna a livello nazionale ’Estate in carcere ’, insieme ai radicali – prosegue Pieri – per tenere alta l’attenzione sul tema. In Italia il carcere non è un luogo punitivo, ma rieducativo. Se manca questo aspetto il sistema non regge", ha concluso.

Motivo per cui la commissione si è presa l’impegno di effettuare i sopralluoghi periodici.

Laura Natoli