Crescerà nel 2025 la rete delle telecamere a Carmignano per contrastare l’abbandono dei rifiuti e i furti in abitazioni e automobili. Il tema è tornato d’attualità in questi giorni per due motivi: il primo, la videosorveglianza ha permesso di individuare l’autore degli scarichi abusivi dei rifiuti a Comeana, nei giorni scorsi che è stato denunciato in Procura e il responsabile dei danni all’autovelox sulla Statale a Seano; il secondo motivo è che c’è stata una "ripresa" dei furti nelle abitazioni.
Nell’ultima settimana sono state prese di mira, fra pomeriggio e sera, alcune villette in via dei Boschetti e via Mascagni, sempre a Comeana. I ladri sono entrati fra le 18 e le 20 quando le famiglie non erano in casa, hanno forzato le persiane e saccheggiato le abitazioni. Altri tentativi di furto andati a vuoto si erano verificati ai primi del mese sempre in via dei Boschetti. La zona si affaccia sui campi ed ha quindi facili vie di fuga.
"Le ultime telecamere – spiega il sindaco Edoardo Prestanti – sono state installate nella zona industriale di Comeana e a Santa Cristina a Mezzana e sono 37 le postazioni di videosorveglianza, per un totale di 51 "occhi digitali" che sorvegliano il territorio. Un investimento in sicurezza importante messo a disposizione di tutte le forze di polizia perché è collegato con le loro centrali e per loro attività vi fanno frequente ricorso e che ha permesso di venire a capo anche di gravi fatti di sangue: l’omicidio avvenuto a Seano nel febbraio scorso e quello accaduto a Comeana tre anni prima". Nel posizionamento delle telecamere è stata riservata particolare attenzione alle aree industriali del fondovalle (soprattutto per il rilevamento di smaltimenti illegali di rifiuti) e per gli abitati che compongono il Comune: ad Artimino le postazioni sono quattro, a Carmignano e nelle altre frazioni sono state installate anche nei pressi delle scuole, ponti e snodi della viabilità, così come piazze e giardini.
"Continueremo – conclude il sindaco - anche il prossimo anno a mettere telecamere nei punti che più riteniamo necessari per la tranquillità dei cittadini. Sono un utile strumento, di dissuasione e per scoprire chi si macchia di reati o compie azioni che violano norme o arrecano ferite alla civile convivenza. Senza considerare la percezione, fattore importante, di maggiore sicurezza".
M. Serena Quercioli